***video***OPERAZIONE DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI GAETA, 5 ARRESTI


Il personale della Guardia Costiera ha eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare disposte dal GIP di Latina Costantino De Robbio su richiesta del P.M. Cristina Pigozzo.

L’indagine che ha condotto ai provvedimenti cautelari eseguiti tra origine da numerosi fatti reato e fascicoli pendenti nei confronti dell’indagato TALESCO Salvatore (di anni 40, originario di Procida e residente a Minturno), collocato dagli inquirente al vertice del sodalizio congiuntamente al fratello TALESCO Antonio (di anni 46, originario di Procida e residente in SS. Cosma e Damiano).


Il sodalizio era particolarmente attivo in particolare nelle truffe ai danni di aspiranti marittimi.

Le indagini, eseguite anche mediante sofisticate tecniche ed attrezzature investigative del Nucelo Speciale d’Intervento del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, hanno consentito di ricostruire sia l’organizzazione del sodalizio che il modus operandi.

Talesco Salvatore, alias “comandante TRAMONTANO” (da cui il nome dell’operazione scattata all’alba di lunedì 24 settembre), individuava e selezionava oculatamente le proprie vittime, le avvicinava spacciandosi talvolta per ufficiale delle Capitanerie di Porto e talvolta della Marina Mercantile, per ordire spregiudicate truffe “promettendo” lavoro nel campo marittimo.

Le azioni fraudolente venivano portate a compimento anche con l’ausilio del fratello Antonio Talesco, che si spacciava quale comandante di una nota compagnia di navigazione. Gli altri sodali (le braccia del sodalizio), anch’essi tratti in arrestato, sono DI CICCO Antonio (di anni 63, originario di Fondi e residente a Formia), FEDELE Aldo (di anni 65, di Minturno) – suocero di Salvatore Talesco – e IANNONE Francesco (di anni 70, originario di Napoli e residente a Minturno). A loro spettava il compito di avvicinare le vittime e di recuperare i proventi delle truffe ordite dai Talesco, anche attraverso minacce.

Talesco Salvatore era già stato tratto in arresto (e poi rilasciato) il 7 giugno scorso in quanto colto in flagranza di reato con Di Cicco Antonio in occasione di un tentativo di estorsione nei confronti del titolare di un noto complesso turistico di Terracina. Nella circostanza il Talesco si era spacciato per il nuovo Comandante della Capitaneria di porto di Terracina, il giorno stesso insediatosi.

La spregiudicatezza del sodalizio è riscontrabile anche dagli sviluppi investigativi di diverse denunce-querele presentate nell’ultimo triennio.

In una singolare e recente circostanza gli investigatori hanno altresì accertato che Salvatore Talesco si era recato in uniforme della Marina Mercantile, in una nota boutique di Gaeta, ove, fingendosi comandante della Capitaneria di Porto, ne raggirava il titolare simulando la necessità di fare un regalo ad una collega (un bracciale ed una maglia per un valore di 1.000,00 euro) per poi sparire, senza pagare.

Nelle stesse indagini risultano implicati un ulteriore soggetto (già iscritto nel registro indagati della Procura della Repubblica di Latina per favoreggiamento personale in quanto resosi responsabile di indicazioni al Talesco su come eludere le attività investigative e nello specifico l’arresto in flagranza – cambiare scheda telefonica, sostituire il telefono, nascondersi per 48 ore) ed un ex dirigente di un Istituto bancario di Formia presso il quale gli inquirenti ritengono che i Talesco movimentassero i proventi delle truffe.

Nel corso dell’operazione è stata sequestrata l’auto di proprietà di Salvatore Talesco, utilizzata per gli incontri con le vittime, nonché ulteriore materiale rinvenuto nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate stamattina, attualmente al vaglio degli investigatori.