GAETA, I CARABINIERI SEQUESTRANO I RESTI DI SEI SOLDATI ITALIANI TRAFUGATI DAL LOCULO E OCCULTATI NELL'OSSARIO

I carabinieri della compagnia di Gaeta hanno sequestrato ieri mattina i resti delle salme di sei militari italiani morti nel corso della prima guerra mondiale. L’operazione è scattata nell’ambito della vasta indagine che gli uomini dell’Arma stanno portando avanti al cimitero di Gaeta.

I resti scheletrici dei sei uomini sono stati trovati all’interno di sacchi neri per l’immondizia presso l’ossario comune della struttura. Un’operazione che, se confermata nelle modalità presupposte dai militari, configura almeno un triplice reato penale per abuso di ufficio, appropriazione indebita e profanazione di sepolcro. Infatti i carabinieri starebbero seguendo le tracce di qualche soggetto che, senza alcun titolo, avrebbe svuotato almeno uno dei due loculi in oggetto, trovati semplicemente coperti con un pannello di polistirolo, e riassegnato i due spazi funerari a privati.


Potrebbero persino esserci documentazioni ufficiali che testimonierebbero dell’avvenuta concessione a soggetti privati, stando almeno alla copiosa testimonianza cartacea in possesso degli inquirenti, mentre i loculi al cui interno c’erano i sei soldati erano di proprietà comunale.

Il fatto risalirebbe al 2010, durante la passata amministrazione. Gli attuali amministratori invece starebbero collaborando nell’ambito di appositi interrogatori che si svolgono nella caserma gaetana. Intanto le indagini continuano e si segue una pista secondo la quale potrebbe esserci un vero e proprio mercato nero o comunque una consuetudine consolidata nella gestione abusiva e illegale del cimitero.