Confermata anche in secondo grado la sentenza di condanna a quattro anni di carcere. I giudici della quinta sezione della Corte di appello di Napoli, nel corso dell’udienza dello scorso 7 gennaio, hanno rigettato il ricorso presentato dai legali della famiglia D’Alterio di Fondi, nel 2010 rimasta invischiata nell’operazione dell’Antimafia denominata “Sud Pontino”.
Dunque, la pena inflitta nel gennaio del 2012 dal gup Antonio Cairo, nel corso del ‘maxi abbreviato’ svoltosi nell’aula bunker di Poggioreale, resta per ora intatta.
Secondo Cairo, il 57enne Giuseppe D’Alterio, detto “Peppe Marocchino”, ed i figli Luigi, Armando e Melissa, rispettivamente 34, 30 e 32 anni, avevano conquistato un ruolo predominante nel trasporto su gomma di prodotti ortofrutticoli da e per il Mof tramite illecita concorrenza. In primo grado era stata comunque esclusa l’aggravante mafiosa legata a presunti vincoli associativi, sostenuta invece dai pm Francesco Curcio e Cesare Sirignano.
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