Sabaudia, sul Mab è scontro tra Cittadini al lavoro e Avvisati

Il portavoce di Cittadini  al lavoro  Mimmo D'Amico
Il portavoce di Cittadini
al lavoro
Mimmo D’Amico

Tutto faceva pensare, dopo l’ultima conferenza dei capigruppo che un accordo sulla questione Mab fosse arrivato o che comunque la maggioranza avesse fatto un passo indietro andando in contro a quanto richiesto dalla minoranza. Parliamo ovviamente del perimetro della transition area esteso ad esempio a Borgo San Donato e Borgo Vodice, un protocollo passato solo in giunta e non in consiglio. Il problema consiglio comunale, quando si parla di Mab comunque rimane e la convocazione non arriva nonostante siano scaduti i termini rispetto alla richiesta presentata dall’opposizione. Per questo il capogruppo di Cittadini al lavoro Giada Gervasi ha inoltrato una lettera direttamente il presidente del consiglio comunale Vincenzo Avvisati chiedendo l’ottemperanza di quanto previsto rispetto la convocazione del consiglio.

Il movimento Cittadini al lavoro interviene sulla questione anche attraverso il portavoce Mimmo D’amico che commenta: “E’ inaccettabile che provvedimenti che coinvolgono l’intera cittadinanza siano assunti dalla Giunta. Come sancito dal regolamento comunale, è il Consiglio l’unico organo competente in materia. Allora perché il presidente Avvisati non lo ha convocato nonostante le ripetute sollecitazioni? Perché la deliberazione circa l’ampliamento della perimetrazione della zona della riserva della biosfera non può essere discussa in aula consiliare? In questo momento mi domando cosa stiano facendo i consiglieri di maggioranza. Lo sanno che la procedura non è corretta? Oppure, visto che ce ne sono alcuni di provata esperienza, fanno finta di nulla tanto possono dire “non ci hanno convocato”?Ricordo loro che, pur non avendo espresso un voto in merito alle delibere, sono ugualmente responsabili dei provvedimenti adottati. Non solo per il fatto di non aver denunciato l’irregolarità della procedura (se un atto è sbagliato dovrebbero attivarsi per ripristinare la legalità) ma soprattutto perché il silenzio è assenso”.


Il sollecito è rivolto anche i consiglieri di maggioranza affinchè facciano rispettare le regole, consiglieri che fino ad oggi anche in

*Un momento della seduta del Consiglio comunale di Sabaudia*
*Un momento della seduta del Consiglio comunale di Sabaudia*

consiglio sul Mab sono rimasti letteralmente in silenzio. Perchè?  “Questo silenzio – incalza D’Amico – mi fa presumere che i consiglieri di maggioranza sappiano cos’è il Mab, cosa delimita e perché delimita e che quindi conoscano il regolamento attuativo e siano d’accordo con le procedure adottate. Bene. Allora perché non mostrare le loro posizioni in consiglio? Perché non manifestare apertamente la volontà di rendere Sabaudia al 100% una Riserva e non esporre alla cittadinanza i benefici diretti alla popolazione che solo loro conoscono? Miei cari consiglieri di maggioranza, non giocate con i diritti e il futuro dei cittadini e siate voi i primi a far osservare regole e leggi nel rispetto di chi rappresentate. Assumetevi la responsabilità di chiedere la convocazione urgente del Consiglio comunale, di presenziare e votare secondo coscienza (che non sempre combacia con ordini di partito, specie quando ci sono in ballo interessi importanti). E sappiate che la vostra eventuale assenza non vi esimerà dall’essere responsabili perché è facile non presentarsi e dire “io non c’ero, quindi non ho colpe”. Anche chi non ci sarà avrà le sue colpe. Dico questo perché forse qualcuno della maggioranza sa che l’atto non è positivo per la città e dunque per evitare spiacevoli situazioni potrebbe non presentarsi. È una scelta, ma non è così che si fa il bene di Sabaudia. Si fa il bene di Sabaudia prendendosi le responsabilità, non solo politiche, del ruolo che si ricopre. Mi consola il fatto – conclude il portavoce – che dopo questo consiglio tutti i cittadini sapranno chi sarà responsabile di determinate decisioni e potrà trarne le giuste considerazioni. Perché, ribadisco, chi non ci presenzierà o se il Consiglio non dovesse essere convocato significa che si è d’accordo con le deliberazioni della Giunta. Il silenzio è assenzo “.

Affermazioni che sono passate in sordina e la replica del presidente del consiglio, Vincenzo Avvisati non è tardata ad arrivare: “Mi vedo costretto ad intervenire sulla questione della mozione presentata dalle minoranza per discutere la vicenda del riconoscimento Mab Unesco. Ho letto con rammarico ed anche un po’ di stizza le dichiarazioni del presidente di “Cittadini al lavoro”  Mimmo D’Amico. Si parla di mancata convocazione del Consiglio Comunale, ma forse dimentica, lui ed il suo consigliere di riferimento, che la discussione del Mab in Consiglio Comunale c’è stata a seguito della presentazione della mozione ed in quella sede, all’unanimità, si è deciso che l’argomento sarebbe stato oggetto di una Conferenza dei Capigruppo, cosa che è già avvenuta la scorsa settimana. Ed in quella sede sono state accolte alcune precisazioni che la Giunta ha fatto proprie con una apposita delibera. Qual è ora il problema? Abbiamo da sempre ritenuto e continuiamo a ritenere che la competenza di quest’atto sia in capo alla Giunta, trattandosi di atto di indirizzo e non di pianificazione. Ed in questo concordano con noi, non solo la Regione Lazio, la Provincia di Latina e gli altri Comuni interessati, (che hanno anch’essi approvato il protocollo d’intesa per aderire alla zonizzazione Mab Unesco con una delibera di Giunta!!!), ma anche tanti altri Comuni, Provincie e Regioni (Piemonte, Veneto, Molise per es…) che in questo periodo con le loro rispettive Giunte hanno deliberato per cercare di ottenere il riconoscimento ambientale Unesco. Oltretutto qualcuno chiede anche che il Consiglio annulli la delibera della Giunta, cosa che è palesemente illegittima, poiché il Consiglio non ha alcuna competenza in questo. Conosco il mio ruolo e rispetto quello degli altri, ma occorre che ognuno abbia chiare le proprie di competenze. E poi saremmo noi i poco democratici?”La questione Mab sembra essere tutt’altro che chiusa ed a questo punto anche la tregua raggiunta nella conferenza dei capigruppo potrebbe essere cessata, o potrebbe semplicemente essere stata fumo negli occhi dei consiglieri di minoranza.