“Il Sistema Formia”, giochi di potere all’ombra de “La Vecchia Quercia”

*L'asilo ''La Vecchia Quercia''*
*L’asilo ”La Vecchia Quercia”*

E’ un deciso cambio di rotta, inevitabilmente legato alla nuova amministrazione Bartolomeo, quello che ha contraddistinto nell’ultimo anno la gestione dell’asilo comunale “La Vecchia Quercia” di Formia, il cui affidamento è stato a lungo oggetto della cronaca cittadina ed tuttora è al centro dell’indagine della Procura di Latina per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, all’abuso d’ufficio, all’omissione d’atti d’ufficio e al peculato.

Una trasformazione che proviamo a ricostruire e che fa comprendere piuttosto bene quanti e quali siano gli interessi che si muovono intorno all’affidamento di una struttura pubblica. E, allo stesso tempo come abbiano agito, anche nell’ultimo anno, gli indagati nel procedimento della Procura.


*La Procura della Repubblica di Latina*
*La Procura della Repubblica di Latina*

L’ACCUSA DELLA PROCURA – Per il sostituto procuratore della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano, l’amministratore della società consortile Intesa Coop Le.Sa.Sca. Angela Ciardi, il dirigente Stefania Della Notte e i commissari per il bando di affidamento dell’asilo alla coop Le.Sa.Sca. Italo La Rocca e Mariangela Parasmo, in concorso tra loro, avrebbero prodotto una documentazione falsa che attestava la partecipazione della Le.Sa.Sca. al consorzio, in modo da provocare un ingiustificato beneficio alla società e collegato all’aggiudicazione finale.

*Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, titolare dell'indagine sull'associazione a delinquere a Formia*
*Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, titolare dell’indagine sull’associazione a delinquere a Formia*

Nel dettaglio la Le.Sa.Sca. partecipava al bando come consorziata alla coop Intesa che però, secondo l’accusa, aveva sì titolo a partecipare ma non ad avere quei due punti in più che le permisero di vincere la gara, in quanto non aveva mai gestito prima un asilo comunale, ma soltanto uno convenzionato attraverso la consorziata Anima, nello specifico quello di Monte San Giovanni Campano.

*Aldo Forte*
*Aldo Forte*

A confermare indirettamente questo dato, ovvero che asili comunali a Monte San Giovanni Campano non ve ne fossero, fu il 17 gennaio del 2011 l’ex assessore regionale Aldo Forte che in comunicato della Regione ne annunciava la nascita.

Assunto quindi per certo questo dato, per meglio cogliere quale sia stata la recente evoluzione, va ricostruita la storia più recente e in particolare l’atteggiamento dell’attuale amministrazione comunale, prima del giugno 2013 opposizione, presieduta dal primo cittadino Sandro Bartolomeo.

*Sandro Bartolomeo*
*Sandro Bartolomeo*

QUANDO L’AMMINISTRAZIONE ERA OPPOSIZIONE – Il 28 luglio del 2012 l’allora minoranza rilasciò un comunicato stampa a firma Sandro Bartolomeo, Luigi De Santis, attuale delegato del sindaco agli affari generali, Maria Rita Manzo, ora vice sindaco e assessore alla cultura, e Pietro Filosa, ex consigliere comunale. Sulla scorta di quanto raccontò la cronaca giornalistica di quei giorni e i successivi sopralluoghi dei carabinieri, che ora si scopre erano collegati a una più ampia indagine, i consiglieri affermavano: “Il Comune potrebbe dare un bel segnale della sua assoluta libertà di valutazione e decisione: annulli, con un provvedimento di autotutela, la gara espletata e faccia gestire l’asilo nido a chi lo fa bene e da anni, in attesa di una nuova gara. Per essere ancora più credibile, assuma anche un’altra decisione: segnali alle autorità competenti chi ha cercato fraudolentemente di alterare il risultato della gara d’appalto e rinunci a discutere nel merito una decisione che, per ammissione del Comune stesso, è stata assunta sulla base di documentazione irregolare. E non ammetta più Cooperative del genere a partecipare alle future gare. Ecco, facendo tutto questo si toglierebbe da questo pasticciaccio ogni sospetto”.

*Il Comune di Formia*
*Il Comune di Formia*

IL LATO GIUDIZIARIO E LE VECCHIE AMICIZIE – Mentre l’opposizione dell’epoca chiede dunque un provvedimento di autotutela e l’annullamento della gara, Daniela Di Rollo, amministratore delegato della coop sconfitta Giardini d’Infanzia nonché figlia di Raffaele, a seguito di un Decreto del Presidente della Repubblica sollevato dall’incarico di Dirigente il 3 settembre 2003 (sentenza TAR), per poi con delibera di giunta essere riassunto dall’attuale sindaco venti giorni dopo come dirigente esterno a capo del dipartimento bilancio, legittimamente denuncia la situazione creatasi alla Procura della Repubblica e querela Angela Ciardi del Consorzio Intesa.

*L'ingresso dell'asilo*
*L’ingresso dell’asilo*

LA BATTAGLIA DELLA LE.SA.SCA. E IL LICENZIAMENTO – Passa oltre un anno e la Le.Sa.Sca. ottiene prima una vittoria al Tar di Latina dove la coop soccombente Giardini d’Infanzia si era rivolta attraverso il proprio legale rappresentante Daniela Di Rollo, e successivamente al Consiglio di Stato, maggio 2013, che non sospende l’esito della gara d’appalto. Alla fine del mese, infine, la Le.Sa.Sca. (dagli acronimi di Maria Teresa Leccese, moglie dell’avvocato Christian Lombardi, la dottoressa Scafetta figlia dell’ex dirigente alle attività produttive del Comune, e Vittoria Sangermano, moglie dell’ex assessore provinciale all’ambiente Gerardo Stefanelli), comincia a gestire l’asilo, tramite intervento del dirigente Cgil Fp Giulio Morgia, con lo stesso personale che precedentemente costituiva la Giardini d’Infanzia.

*Italo La Rocca*
*Italo La Rocca*

Forse in ragione di quella denuncia, o di altri presunti comportamenti ritenuti non corretti, di fatto con la motivazione “per mancato superamento del periodo di prova”, il 5 luglio 2013 la Le.Sa.Sca. licenzia la Di Rollo. Passano quattro giorni, da un mese è in carico la nuova giunta Bartolomeo, e ad attivarsi è il dirigente Italo La Rocca che, con lettera protocollata, “invita il legale rappresentante della Le.Sa.Sca. a procedere all’immediato reintegro della lavoratrice” in quanto l’atto di licenziamento sarebbe illegittimo per violazione dell’articolo 15 del Capitolato Speciale d’appalto disciplinante la gestione dell’asilo nido comunale nonché del vigente Contratto Collettivo nazionale di lavoro delle cooperative sociali”.

Giova ricordare a sottolineare l’anomalia che, in un caso analogo risalente al settembre 2012, riguardante di due operatrici del servizio di assistenza scolastica, lo stesso dirigente aveva scritto: “L’accertamento della legittimità o meno delle motivazioni addotte in merito alla mancata prosecuzione del rapporto di lavoro alla riapertura dell’anno scolastico non rientra nelle competenze di questo ufficio, fatto salva l’eventuale tutela da richiedersi dinanzi al Giudice del Lavoro”. Come dire, due pesi e due misure.

consorzio intesaL’EX AMMINISTRATRICE DELEGATA VIENE RIASSUNTA, SE NE VA LA LE.SA.SCA. – Il colpo di scena avviene il 1° ottobre 2013 quando l’ex amministratrice delegata della Giardini d’Infanzia Daniela Di Rollo viene riassunta. Per intervento del giudice del lavoro? Niente affatto: a riassumerla è il Consorzio Intesa presieduto da Angela Ciardi che la Di Rollo, come amministratore delegato della Giardini d’Infanzia, aveva denunciato un anno prima alla Procura.

Il 30 settembre, infatti, dopo quattro mesi e dieci giorni di gestione, senza un motivo o una contestazione nell’operato, dopo aver effettuato ad agosto opere di ristrutturazione (sollecitate anche da Carabinieri e Asl in un sopralluogo effettuato nove giorni dopo l’ingresso nella gestione), la Le.Sa.Sca. rinuncia all’appalto che passa in toto al Consorzio Intesa dell’indagata Angela Ciardi. Che in una precedente comunicazione al Comune, nel luglio 2012, aveva dichiarato però di “non svolgere attività di gestione diretta di servizi ma solo amministrativa, contabile e di coordinamento per le coop consorziate”.

*Gli interni rinnovati dell'asilo "La Vecchia Quercia"*
*Gli interni rinnovati dell’asilo “La Vecchia Quercia”*

Dunque? Quello che succederà di lì a breve, a leggere tra le righe, è annunciato in un comunicato stampa rilasciato dal Comune il 1° settembre 2013: “Riapre lunedì mattina l’asilo nido comunale “La Quercia”. Il servizio continuerà ad essere gestito dal consorzio “Intesa” (ma all’epoca l’esecutrice materiale è la Le.Sa.Sca.), che si avvale dell’esperienza consolidata del team educativo già operante da tempo presso la struttura. Durante il mese di agosto sono stati effettuati lavori di manutenzione ordinaria per rendere l’asilo più accogliente (lavori effettuati a cura e spese della Le.Sa.Sca.). Sono state ritinteggiate le pareti, è stato ammodernato l’arredo interno (con mobili di proprietà della Le.Sa.Sca.), tanto per l’area giorno quanto per le stanze destinate al riposo. L’ultimo sopralluogo effettuato dai funzionari del Comune ha dato esito positivo. La struttura è pronta per essere riaperta al pubblico. L’amministrazione comunale vigilerà costantemente sul mantenimento degli standard di qualità e sicurezza. L’obiettivo è di fornire un servizio sempre più valido per i circa 40 bambini (ma sono di meno) che frequenteranno l’asilo e per le loro famiglie”.

*Asilo ''La Vecchia Quercia''*
*Asilo ”La Vecchia Quercia”*

LA NUOVA GESTIONE E LE OMISSIONI Di fatto, dunque, attualmente l’asilo è gestito dalle ex socie della disciolta coop Giardini d’Infanzia. E se dal punto di vista giudiziario sembra tutto apposto, salvo sviluppi, da quello politico amministrativo si pongono delle questioni non secondarie che si riassumono in tre domande.

La prima: perché il Comune di Formia non ha portato a conclusione il terzo procedimento in via di autotutela e annullato l’appalto, sollecitato quando gli attuali amministratori erano opposizione, nei confronti del Consorzio Intesa, procedimento volto a verificare se lo stesso, tramite la propria consorziata Anima, aveva gestito a Monte San Giovanni Campano un asilo nido “comunale” oppure soltanto “convenzionato”? (l’accusa della Procura di Latina).

La seconda, più tecnica: perché il Comune di Formia, in ossequio alla proposta formulata in sede di gara dal Consorzio Intesa e valutata dalla Commissione (ora sotto inchiesta) con punteggio aggiuntivo, ovvero fornire un’ora in più di servizio, ha pubblicizzato l’orario nel bando per l’asilo nido 2013/2014 ma ha tollerato che l’ora in più poi non venisse svolta?

*Luigi De Santis*
*Luigi De Santis*

La terza: le due “omissioni” sono collegabili alla riassunzione da parte del Consorzio Intesa dell’ex amministratrice delegata Daniela Di Rollo e a quella, avvenuta qualche mese fa della psicologa Chiara De Santis, figlia di Luigi, attuale delegato comunale del sindaco? (sia chiaro che la professionalità di entrambe non è in discussione).

Perché se è vero che il Consorzio Intesa può decidere legittimamente di assumere chi ritiene, è altrettanto evidente che i soggetti in questione sono chi ti ha coinvolto in un procedimento per associazione a delinquere, la prima, e chi è facilmente riconducibile all’attuale amministrazione, la seconda.

Così accrescendo il dubbio che dietro le denunce, in realtà, vi siano giochi di potere poco chiari che favoriscono alcuni, penalizzando altri.  

 

LA VICENDA DELL’ASILO ”LA VECCHIA QUERCIA”

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