Quell’abitazione a ridosso della “Torre di Castellone” doveva essere acquistata per 320mila euro perché questo era l’accordo che il sindaco Michele Forte aveva raggiunto con gli eredi proprietari dell’immobile. Peccato che non valesse quella cifra e, anzi, risultasse gravata da illeciti edilizi che ne suggerivano altro tipo di acquisizione, alla fine bypassati grazie alla complicità di un funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
E’ il tema del fascicolo 10 relativo all’inchiesta, sostituto procuratore della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano, che ha ipotizzato sussistere all’interno del Comune di Formia un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, concussione, abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio e peculato, che avrebbe agito durante tutta la passata amministrazione.
A finire denunciati per questa singola vicenda l’ex primo cittadino Michele Forte per il reato di abuso d’ufficio e, per favoreggiamento personale, il funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio
che avrebbe favorito tutta l’operazione distruggendo un originario documento dell’Ente così dando facoltà all’amministrazione di redigerne un altro più favorevole in modo da facilitare l’acquisizione del bene, votata nel Consiglio comunale dell’11 luglio 2012.
Inoltre, per concorso nella conclusione dell’iter di acquisizione il vice sindaco Benedetto Assaiante e il capo ufficio tecnico Roberto Guratti.
Secondo la Procura, infatti, l’ex sindaco avrebbe esercitato pressioni sugli uffici compenti, in particolare sull’architetto Roberta Pennini, perché redigesse una perizia sovrastimata dell’immobile da acquisire al patrimonio comunale facendo assegnare allo stesso un importo pari a 320mila euro poi ridotto a 300mila euro, cifra comunque superiore a quella valutata inizialmente ovvero 280mila euro.
A complicare la situazione per gli indagati, però, il fatto che l’immobile era gravato da una procedura di demolizione per abusi, non ottemperata, alla quale seguì anche un verbale del febbraio 2011 che, di fatto, consentiva una diversa eventuale acquisizione con beneficio del Comune e a discapito dei proprietari.
E’ il 29 febbraio del 2012, in Comune già si parla da qualche settimana della pratica e il sindaco ha fretta di concludere tutta la procedura e arrivare all’acquisizione al patrimonio comunale dell’immobile.
Roberta Pennini: no però io non c’arrivo a 320 che ha concordato lui, io la perizia l’ho fatta per 280. Io sto vedendo, i prezzi sono crollati.
Benedetto Assaiante: eh… vedi un attimo se ci arriviamo perché vedi facciamo un accordo bonario, capito? O altrimenti lo dobbiamo mettere
Roberta Pennini: mo volevo chiedere a Roberto un parere
Benedetto Assaiante: sentiti un attimo con Roberto
Roberta Pennini: Roberto scusa
Benedetto Assaiante: perché se arriviamo a un accordo concordato
Roberta Pennini: si ma il problema e che a mi mette in difficoltà
Benedetto Assaiante: sono 40.000 euro no?
Roberta Pennini: io ho fatto una stima che questo benedetto appartamento a Castellone
Roberto Guratti: quello della Torre?
Benedetto Assaiante: quello ce lo dobbiamo comprare Roberto perché è uno schifo
Roberta Pennini: e per me quell’appartamento che é di superficie commerciale di 121 mq sta a 2,2 a metro quadro, i prezzi sono crollati
Benedetto Assaiante: lei arriva a 280 invece l’accordo che il sindaco ha fatto è di 320
Roberta Pennini: quindi avevo proposto 280
Benedetto Assaiante: sono quattro figli e vogliono fare 80mila euro per ciascuno
Roberta Pennini: e lo so però noi
Roberto Guratti: potevano fare cento (ride)
Benedetto Assaiante: ià Robé vedi
Roberta Pennini: no Roberto scusa ho bisogno veramente di un parere
Roberto Guratti: adesso ti devo…
Roberta Pennini: perchè io avevo optato, tra l’altro, come al solito, mi chiedono formati e quindi questa è … sono 280 la mia perizia
Roberto Guratti: eh … è quella della casa
Roberta Pennini: la torre di Castellone. Questa il sindaco bonariamente si è messo d’accordo per 320 e vuole che io gli avalli i 320, quindi, intanto dovrei rettificare questa e una copia gira
Roberto Guratti: potrebbero pure fare che gliela comunica valutazione e poi loro, loro possono controdedurre e tu poi in base alle controdeduzioni poi fanno ulteriore valutazione, poi se ci metti, se l’hai fatta formale insomma stai attenta
Roberta Pennini: no! E’ sempre informale però sta girando. Io non so chi ce l’ha, ma, aldilà di questo
Roberto Guratti: io suggerirei di far così visto insomma che è un documento che già gira
Roberta Pennini: ma aldilà di questo io arrivo a 320 cioè, mi fa fatica
Roberto Guratti: sono altri 40mila euro che devi caricare
Roberta Pennini: no, io gli ho dato 2,2 che era il minimo perché eee ci sta una serie di problemi quello è anche c’ha anche un’ordinanza di … uhm un verbale di inottemperanza, cioé, quell’appartamento a terzi in questo momento è invendibile … ma perché ci dobbiamo trovare in queste situazioni, io intanto non scrivo, glielo dico a voce …
Si arriva al successivo 13 aprile, l’architetto Pennini, causa le continue sollecitazioni dell’ex primo cittadino per la risoluzione della pratica, e il perdurante problema causato dall’ordine di demolizione non adempiuto, prova a trovare un contatto con la Soprintendenza al fine di addivenire a una soluzione. Così in tre stralci delle intercettazioni telefoniche, tutte realizzate nello stesso giorno.
Roberta Pennini: pronto architetto Cassieri? Buongiorno sono l’architetto Pennini, Comune di Formia, allora il problema è che nell’imminenza il nostro sindaco ha anticipato ogni mossa, io quando, allora, le spiego molto rapidamente, il sindaco vuole acquistare l’appartamento che é addosso alla Torre di Castellone, oggetto da anni, ma veramente da anni, dagli anni ’70 di contenzioso con il comune per la realizzazione di opere di … Esatto! Esatto, adesso però qual’è il problema? Siccome c’è un altro verbale di inottemperanza del 2011, l’atto di acquisizione è bloccato, allora ieri, l’altro ieri sono stata … Dell’ordine di demolizione perché sono stati oggetto … perché probabilmente, infatti è questo che volevo dirle, io adesso chiamerò Zannella, perché credo che non sia, cioé non sia produttivo vederci lunedì, non lo so, me lo dica lei, pensa che … eh, eh, è addossato alla Torre di Castellone, si, eh …
Roberta Pennini: pronto è l’architetto Zannella, buongiorno sono l’architetto Pennini del Comune di Formia, ha due minuti per una situazione che lei forse ricorda, Torre di Castellone? Torre di Castellone è stato oggetto di … per dei lavori di manutenzione e restauro della Torre, che voi ci avete rilasciato, adesso però si é posto un altro problema, addossato a questa Torre di Castellone sul piano … c’è un appartamento di privati che ha subito, eh? Se lo ricorda? Quello con tutto il klinker, che ha subito nel corso di questi anni diversi verbali, come oggetto di contenzioso con il comune, il sindaco ha deciso di acquisire questo appartamento, perché appunto vuole realizzarci, vuole togliere questo scempio, vuole appunto realizzarci un centro museale collegato con la Torre perché é proprio addossato a essa, e qual’è il problmema che c’è un verbale di inottemperanza del 2011 che rende inalienabile questo bene, cioè non si può procedere alla stipula dell’atto, con questo verbale di inottemperanza, a un ordine di demolizione che risale al 2001 addirittura per delle cose, si, si, il comune, ma per delle cose che non sono così chiaramente descritte a meno di un piccolo volume che é copertura di una scala. Adesso le dico quel’è il problema: io sono andata dal notaio perché il sindaco ci tiene molto a risolvere questo caso e ad acquisire questo immobile, eh, sta recuperando tutte le Torri, quindi sono stata dal notaio e mi diceva che potremmo superare il problema dell’atto se la Soprintendenza in qualche modo ci diventa alleata nel senso che ci dà un parere provvisorio su progetto magari di massima che è il recupero di questa, della Torre e del suo intorno in modo che in qualche modo ci solleva dalla problematica del verbale di inottemperanza, cioé noi acquisiamo anche perché vogliamo d’accordo con la Soprintendenza recuperare e ridimensionare lo stato della Torre come era in origine, lei pensa che sia una cosa… Prima domanda, secondo: lei sarebbe disponibile a un incontro a stretto giro qui con l’amministrazione, con il sindaco che preme molto per questa … Lei ci riesce tra lunedì e mercoledì a sistemare un appuntamento? Martedì pomeriggio per me andrebbe benissimo … Le chiedo questa cosa perché il sindaco sta premendo in tutti i modi, cioè io non, vorrei vedere come definire la cosa in modo che l’avvio … la prossima settimana, sì, più che altro perché con le carte alla mano le faccio vedere tutto quello che abbiamo, magari lei sa darmi un’indicazione più precisa…
Roberta Pennini: Pronto, si sono… L’ho chiamata ma non c’era lei prima stava dal Sindaco. Si, praticamente come pensavo io e come … che quella lettera non ci aiuta per niente, anzi bene é venuta che l’abbiamo fatta adesso perché se questo é l’intendimento ci avrebbero messo sotto un treno appena fatto l’atto, ehmmm, quindi siamo andati per … cioè lui ha detto che la (Questura) ci sta, noi potremmo fare un preliminare e il preliminare ci sta scritto registrato che da uno a tre anni nel corso dei quali, provvedevamo, ovviamente nel preliminare gli anticipiamo che l’importo dell’acquisto veniva decurtato dei lavori da fare e nel corso del preliminare si faceva autorizzare il processo dalla Soprintendenza e, fino aaa diciamo alla ripulitura e poi all’acquisto. Ma il sindaco non ha proprio voluto sentirne parlare di questa procedura: “Faccio io … faccio io … faccio io” insomma, ha chiamato Zannella e anch’io ho parlato con Zannella dico: “Guardi questi non erano gli accordi” c’ero io presente cioé non … dice: “No ma non è così io non è…”. Dico, guardi se legge sta lettera ci mette ancora di più nei casini. Voi ci state dicendo che … inadempienti rispetto a un verbale di inottemperanza quindi, che dobbiamo fare? Allora lui ha proposto: “allora fate una cosa, scrivetela voi la lettera, se ce la … dal notaio me la mandate via e-mail e sostituisce il protocollo, cioé, quella lettera sparisce in effetti che abbiamo mandato … eee così ci ha detto. Io l’ho messo in chiaro, guardi che questa qua deve sparire … perché questa … se lui si prende la responsabilità … eee (ride) e sempre meglio che non ne parliamo per telefono con sti tempi che corrono … Nemmeno io, se lui l’ha dichiarato (ride) … il telefono del sindaco … va bene, non lo so comunque … guardi allora, non l’abbiamo proposto noi, è stato proprio lui ..
La pratica è ormai in dirittura d’arrivo ma c’è qualche resistenza da parte della famiglia che andrà a vendere l’abitazione, perchè il prezzo di vendita è inferiore a quello inizialmente concordato dal primo cittadino, tanto che in una conversazione del maggio 2012, a un mese dal Consiglio comunale che sancirà l’acquisizione dell’immobile da parte del Comune, uno degli eredi vorebbe incontrare il sindaco. La Pennini a questo punto, stanca delle pressioni, “sbotta” con una collega: “Gli ho detto non vi permettere più, cioè io qua mi sto a fare un sedere, cioè ho cercato di … poi l’avete visto … è venuto il sindaco qua, ha detto che sto perdendo tempo, dico forse lui non si rende conto, cioè non vi rendete contro del favore che l’amministrazione vi sta facendo, cioé quell’immobile non si poteva vendere, ma ve l’ho almeno 300 volte, ho detto se domani mattina, quando arrivo, so convocata dal sindaco, vi giuro, che faccio un casino che … non vi dovete più permettere…”.
E che qualcosa di irregolare sia successo con l’immobile lo sanno bene, a quanto si legge in uno stralcio del 3 luglio 2012, anche i consiglieri Antonio Calvano e Clemente Carta che afferma: “E che? dobbiamo votare le pratiche urbanistiche? Ma che siamo pazzi? Ma qua so tutti imbrogli! Sono tutti imbrogli! Poi con Eleonora abbiamo pure parlato del fatto di fa casino su quella casa a Castellone!”
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