Formia, per il perito del Tribunale “Morlando va recuperato”. E torna in libertà

*Giovanni Morlando con il suo avvocato difensore Pasquale Cardillo Cupo*
*Giovanni Morlando con il suo avvocato difensore Pasquale Cardillo Cupo*

Sempre protagonista di vicende criminali, sempre arrestato, ma alla fine sempre assolto. Comincia ad assumere connotati davvero singolari la storia di Giovanni Morlando, 26 enne di Scauri. Il giovane, uscito indenne da un’accusa di spaccio di droga, da quella ben più pesante di aver preso parte all’omicidio di Igor Franchini e poi di aver commesso, una volta tornato nel sud pontino, una rapina ai danni di un esercizio commerciale, ora sembra destinato a finire prosciolto anche per l’aggressione, con tanto di minacce, compiuta ai danni dei familiari, di poliziotti e carabinieri quando, preso da un raptus, iniziò a devastare la casa che divide con i genitori.

Il perito nominato dal gip del Tribunale di Cassino, Valerio Lanna, ha infatti stabilito che il ragazzo non è socialmente pericoloso, ma al momento dei fatti era incapace di intendere e volere. Un quadro emerso in sede di incidente probatorio, che apre la strada a un proscioglimento e ha portato il magistrato a far tornare di nuovo in libertà Morlando.


Il 26 enne era stato arrestato il 3 agosto nella propria abitazione, con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate sulla madre e la nonna, e lesioni verso sei tra poliziotti e carabinieri che, chiamati dalla mamma, erano stati aggrediti con un bastone, mentre, in preda alla rabbia, il ragazzo stava “distruggendo” l’abitazione di famiglia, minacciando anche il suicidio mediante impiccagione. Morlando era finito in carcere e poi, per incompatibilità con la detenzione carceraria, era stato messo ai domiciliari, prima in una clinica e poi a casa.

Nel frattempo, il sostituto procuratore Arianna Armanini, aveva chiesto di stabilire con una perizia se il giovane fosse socialmente pericoloso. Il gip nominò come perito il dott. Di Marco, dell’ospedale di Sora, e l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, come consulente della difesa, il dott. Chianese. Ora il responso del medico. “Morlando è stato vittima di lunghe carcerazioni preventive per reati da lui non commessi, arresti peraltro avvenuti in un periodo assai ravvicinato. Ciò ha inevitabilmente compromesso la stabilità emotiva di un giovane di soli 20 anni. È doveroso recuperarlo”, disse in passato l’avvocato Cardillo Cupo. E lo stesso legale ha ora fatto tornare il ragazzo in libertà.