Duplice omicidio di Coreno Ausonio, Di Bello fuori pericolo

*Giuseppe Di Bello*
Giuseppe e Amilcare Mattei
Giuseppe e Amilcare Mattei

Sta decisamente meglio Giuseppe Di Bello, il 35enne di Coreno Ausonio accusato di aver ucciso nella notte tra il 6 ed il 7 novembre i fratelli Pino e Amilcare Mattei, i due imprenditori di Castelforte uccisi nella loro cava di proprietà, la “Gpr Tirreno srl”, nel bacino marmifero di Coreno Ausonio. Di Bello, resta sempre piantonato presso il Policlinico Umberto I° di Roma con alcune ferite all’addome, al collo e al braccio, ma non è fortunatamente più in pericolo di vita ma è stato trasferito in un normale reparto a disposizione – appena i medici daranno il nulla osta – del magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Arianna Armanini, dei Carabinieri della C ompagnia di Pontecorvo e del comando provinciale di Frosinone e degli stessi legali difensori, gli avvocati Bruna Colacicco ed Emiliano Mignanelli.

Se saranno i Carabinieri ad interrogarlo per primi per capire cosa sarebbe avvenuto all’interno della Gpr Tirreno srl” dopo l’ennesimo tentativo furto di gasolio segnalato sul telefonino dei fratelli Mattei, la difesa di Giuseppe Di Bello ha confermato di aver presentato al Tribunale del Risame un dettagliato ricorso per la modifica della misura cautelare e per l’ottenimento niente meno che della libertà. Insomma Di Bello, che resta l’unico indagato per duplice omicidio volontario, porto abusivo di arma da fuoco, tentato furto e ricettazione, non avrebbe nulla a che a fare con il delitto Mattei.


Circola intanto un’indiscrezione negli ambienti giudiziari di Cassino in base alla quale Giuseppe Di Bello – dalla cui pistola sarebbe partiti quattro colpi andati tutti a segno, il primo dei quali alle spalle del povero Pino – sarebbe intervenuto all’interno della Gpr Tirreno non per compiere l’ennesimo furto di carburante ma per aiutare i fratelli di Castelforte a sventare un altro raid notturno e, prestando questa presunta opera di collaborazione, sarebbe finito coinvolto nella sparatoria i cui veri responsabili – è la versione della difesa di Di Bello – si sarebbe dileguati nella notte mentre imperversava un temporale.

La famiglia Mattei, attraverso l’avvocato di parte civile Gianfranco Testa, non ha voluto commentare questa versione che considera fantascientifica e si è detta pronta ad attendere il verdetto – forse già in questa settimana – del Tribunale del Riesame. Intanto il presidente della cooperativa dei cavatori di Coreno Ausonio, Giuseppe Costanzo, ha dato mandato ad un legale per la costituzione di parte civile per la morte dei fratelli Mattei. Contro chi lo decideranno il Tribunale della libertà e le indagini dei Carabinieri tuttora in corso.