Formia, perdite d’acqua e stalattiti nel parcheggio multipiano. L’opera è ancora senza collaudo

Il parcheggio multipiano di piazza Aldo Moro a Formia ha un proprio microclima. Sostanziose perdite di acqua vengono giù dalle soffitta dei tre livelli ormai da diversi giorni. Sono cominciate dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi, ma se all’aria aperta i rovesci si sono interrotti all’interno della struttura continua a piovere copiosamente. Perdite diffuse un pò ovunque che hanno costretto persino a ridisignare la circolazione in entrata e uscita dal parcheggio, con la conseguente interdizione di numerosi stalli per le auto che si trovano in corrispondenza dell’acqua che continua a filtrare all’interno della struttura.

E’ evidente che l’acqua continua a penetrare all’interno dell’opera pubblica, perchè non trova più alcuno strato di impermeabilizzazione sulla piazza esterna dove sono ripartiti i lavori per la realizzazione della nuova piazza. Infatti il cantiere, con i mezzi all’opera, ha definitivamente neutralizzato lo strato di guaina impermeabile, ormai già consumata dal tempo, dopo il blocco del cantiere della nuova opera, alla quale la nuova amministrazione ha apportato sostanziali modifiche progettuali che sta ora eseguendo.


Ma le infiltrazioni devono essere iniziate molto prima di quelle degli ultimi giorni, e a testimoniarlo, di fatti, sono presenti delle stalattiti, in particolar modo al piano terra, subito sotto quella che dovrebbe essere la nuova piazza esterna, createsi in corrispondenza di perdite di acque consolidatesi nel tempo e che, nel perdere calcare lungo il percorso, hanno formato questo fenomeno “naturale” di origine prevalentemente carsica che si realizza solitamente all’interno di grotte. Insomma più che un multipiano, il parcheggio di piazza Aldo Moro è una grotta con un proprio microclima.

Ironia a parte, l’opera, oltre che avere degli evidenti problemi di gestione, vive nel paradosso di non aver ancora ricevuto, come dovrebbe invece essere, la riapertura della struttura accompagnata da uno di quei documenti ufficiali e indispensabili per il suo utilizzo: ovvero il collaudo tecnico amministrativo. Questo tipo di atto deve necessariamente accompagnare l’apertura di un’opera pubblica in quanto chiude formalmente l’appalto. Infatti il collaudo tecnico – amministrativo, per dirla in parole povere, è una sorta di rendicontazione dei lavori eseguiti, con la precisazione delle cifre e degli interventi effettuati, affinchè si possa verificare che gli impegni contrattuali dell’appalto siano stati rispettati. In tutto ciò è compresa anche l’emissione del collaudo vero e proprio effettuato sulla struttura.

Ora, pur considerando le varie peripezie, specie di carattere giudiziario, che hanno accompagnato la travagliata nascita del multipiano, questo è attualmente aperto e operativo, pur senza il citato collaudo. Viene da chiedersi come mai il certificato di collaudo tecnico-amministrativo non sia stato ancora rilasciato? Eppure la risposta non è di difficile intuizione se si pensa che, trattandosi di un resoconto, specie di natura economica, questo sarebbe come un riconoscimento ufficiale delle cifre spese per la realizzazione dell’opera. Conti che non sono mai tornati visto che secondo il costruttore, Williams di Cesare, mancano all’appello ancora due milioni di euro che il Comune, ad oggi, non è per niente intenzionato a riconoscere all’imprenditore spignese, a maggior ragione del fatto che il parcheggio è attualmente già un’opera di proprietà del Comune di Formia, annessa al patrimonio comunale dalla precedente amministrazione comunale.

Inoltre va detto che, nonostante il mancato certificato di collaudo, indispensabile alla regolare attività di parcheggio, il piano inferiore è stato completamente preso in gestione dall’amministrazione comunale che lo usa per parcheggiare le proprie auto e anche quelle del comando di polizia locale. Nel box 97, inoltre, come si vede dalle foto, viene parcheggiata anche quella dell’autista del sindaco.