Furto di cioccolato Lindt, l’arrestato: “Ho solo affitato i frigoriferi”

La cioccolata recuperata

sequestro cioccolato 2Liberato il commerciante di Sezze accusato di aver riciclato cioccolato rubato alla Lindt. Il gip Nicola Iansiti, al termine di due ore di interrogatorio, viste le spiegazioni fornite sulla vicenda da Domenico Pappacena, non ha convalidato il fermo dell’indagato e non ha applicato alcuna misura cautelare, nonostante il sostituto procuratore Valerio De Luca avesse chiesto per il setino il carcere. Secondo il giudice mancano gravi indizi di colpevolezza.

Tra aprile e agosto, un sito di stoccaggio della Lindt, nel lodigiano, è stato saccheggiato e in terra pontina, il 2 ottobre scorso, sarebbero arrivate ben 160 tonnellate di praline di cioccolato rubate. Prodotti poi piazzati illecitamente sul mercato. I carabinieri, compiuto giovedì scorso un blitz in un deposito di Sezze Scalo, in via Fontana Acquaviva, hanno recuperato 20 tonnellate di quella merce, quella che non era ancora stata piazzata, e sottoposto a fermo Pappacena.


Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Stefano Ciapanna, ha dichiarato al gip di aver soltanto affittato a suo nome due celle frigorifere, che cercava un suo cliente di Napoli, senza però essere a conoscenza della provenienza furtiva della merce, e di averlo fatto per guadagnare qualcosa con la sua opera di intermediazione. Il setino resta ora indagato a piede Iibero e l’inchiesta va avanti.