Giovani cittadini attivi crescono. E con loro intendono far crescere – e svegliare da un certo torpore – la comunità del borgo rivierasco. Niente polemiche gratuite; largo ad un ventaglio di idee, critiche ponderate, segnalazioni, proposte e discussioni. Sono i ragazzi di “La Sperlonga che vogliamo”, che tramite la loro pagina Facebook ed un blog intendono in un certo senso sopravvivere: “Il gruppo nasce dalla comune consapevolezza che Sperlonga sta spegnendosi con il passare degli anni”, sottolineano. “Ad un eccezionale sviluppo urbanistico non è corrisposto un necessario sviluppo sociale e culturale. I giovani tendono ad abbandonare il nostro paese e noi riteniamo che poco o nulla venga fatto per invertire una tendenza che, nell’arco di pochi anni, porterà alla scomparsa della nostra comunità”.
Contesto in cui si inserisce l’iniziativa degli ultimi giorni, un sondaggio accessibile tramite la pagina aperta dal gruppo di giovani sul più noto social network. Il tema? Il centralissimo tratto di pista ciclabile tra via Roma e via Cristoforo Colombo, soprattutto per quanto riguarda l’annesso senso unico di marcia: scelte amministrative in grado di penalizzare “la vita e le abitudini dei cittadini di Sperlonga e di tutti coloro che vivono il paese per dodici mesi l’anno”; elevate, per tempi e modi di realizzazione, ad “esempio più evidente di come i bisogni e le esigenze dei cittadini non vengano in alcun modo prese in considerazione”. Per un paese praticamente tagliato in due da una soluzione di mobilità che, criticata da molti cittadini già dalle prime battute, è ancor oggi evidentemente mal digerita.
Da qui, il sondaggio che mira a dar “voce agli sperlongani”, raccogliendo opinioni con l’obiettivo di analizzare – tutti insieme – pensieri, criticità e possibili alternative a com’è stato concepito quel tratto ciclabile: “Il sondaggio permette a chiunque lo voglia, senza obblighi di iscrizioni alla nostra pagina e con garanzia di anonimato, di esprimere la propria preferenza tra le risposte presenti e offre la possibilità di scrivere un commento con riflessioni personali”, spiegano da “La Sperlonga che vogliamo”. “Finora non è stato mai chiesto ai cittadini di Sperlonga di pronunciarsi su un tema così importante per la vita del nostro paese, noi crediamo che questo momento sia finalmente arrivato”.
