Un Lago Lungo pieno di cozze. Richieste per concessioni a Sperlonga e Fondi

Il Lago Lungo pieno zeppo di cozze. Un appetitoso sogno imprenditoriale dietro l’angolo, a giudicare dalle varie richieste pervenute in Regione negli ultimi mesi per il posizionamento nello specchio d’acqua di impianti atti all’allevamento di mitili bivalvi. Non solo per quel che riguarda il Comune di Sperlonga, ma anche per quello di Fondi, nel cui territorio insiste una piccola parte del bacino. Richieste di concessione demaniale che a quanto pare hanno già agevolmente passato la trafila burocratica.

Tutto in regola nei carteggi, dalla valutazione d’impatto ambientale all’autorizzazione paesaggistica. Peccato che, nemmeno il tempo di fare capolino, siano partiti diversi esposti, quello iniziale a fine 2014. Mettendo in allerta prima la Forestale, subito dopo la Procura di Latina, che ha da poco acquisito una dettagliata relazione. Accertamenti che mirano principalmente a chiarire l’annosa questione degli usi civici, che conta sentenze all’apparenza contrastanti tra loro. Non solo. Da determinare, resta l’effettivo impatto zero dei mitili pronti ad essere cresciuti a Lago Lungo: in teoria, a seconda del tipo che si andrà ad impiantare, potrebbero essere alterati gli equilibri del delicato ecosistema del bacino lacustre, considerato di rilevante importanza ambientale e da tempo inquadrato come Sito d’interesse comunitario in base alla direttiva europea “Habitat”.


Per ora, però, la corsa a piazzare cime e filari di cozze a Lago Lungo prosegue senza alcun intoppo. Chi, a portarla avanti? Tra le varie realtà imprenditoriali col pallino dell’acquacoltura da lago, c’è innanzitutto la campana Mitilflegrea, cooperativa campana con base a Bacoli, attiva nel settore da oltre dieci anni, finora solo sul litorale flegreo. Un nome sconosciuto a certe latitudini fino a non molto tempo addietro, eppure elle ultime settimane diventato di una certa familiarità: è la stessa coop che ha presentato richiesta per un impianto da 500mila metri quadrati nel mare di Terracina, e da 305mila quadrati nelle acque antistanti il litorale di Ponente, a Sperlonga. Una “lottizzazione” che, nelle intenzioni, prevede anche il Lago Lungo.