Caos alla partenza del traghetto da Ponza, intervengono i carabinieri

Parte, non parte, alla fine l’aliscafo Monte Gargano delle otto di questa mattina lunedì, da Ponza a Formia, è rimasto in porto per non meglio precisate ragioni. E per chi doveva salpare che è stato invitato a usufruire del traghetto Quirino delle 14.30 commutando il proprio biglietto. Ennesimo disagio per coloro i quali dovevano raggiungere Formia per le più svariate ragioni a cui, inoltre, nel pomeriggio se ne è sommato un altro e ben più grave, tanto che sono stati costretti a intervenire, oltre la Guardia Costiera che presiede le operazioni di imbarco, anche i carabinieri.

Caos all'imbarco: arrivano Guardia Costiera e Carabinieri
Caos all’imbarco: arrivano Guardia Costiera e Carabinieri

Tra i passeggeri, infatti, figurava anche il presidente della Pro Loco isolana, Emilio Aprea, di cui citiamo nome e cognome oltre a pubblicarne una foto, anche e soprattutto per il ruolo pubblico che riveste a Ponza. A causa di un incidente avuto un mese fa e che ha riguardato la spalla e il ginocchio sinistro, gli facciamo i migliori auguri di pronta ripresa, Aprea é infatti costretto alle stampelle.


Dovendo partire con l’aliscafo della mattina per una visita medica non rinviabile, non ci sarebbero stati problemi. Essendo costretto al traghetto, il disagio è stato da subito evidente considerato che la nave Quirino non ha a disposizione un ascensore. Come salire al piano passeggeri? Impossibile, per una questione di sicurezza, restare nello spazio dedicato alle autovetture, il personale Laziomar, giustamente, non si è preso la responsabilità di trasportarlo al piano superiore (e se poi fosse caduto?), sono infine intervenuti la Guardia Costiera e i Carabinieri.

Ancora un'immagine di oggi pomeriggio
Ancora un’immagine di oggi pomeriggio

“Dopo varie discussioni – racconta Aprea -, mi sono anche sentito minacciare di denuncia per interruzione di pubblico servizio”, alla luce del regolamento 1177/2010 dell’Unione Europea che tutela il trasporto di disabili e persone con mobilità ridotta, sul posto è arrivata un’ambulanza. Il personale infermieristico, il medico non c’era, ha così fatto salire Aprea su una barella e poi, con non pochi sforzi, lo ha trasferito al piano superiore. Problema che si ripeterà allo sbarco a Formia.

Per la cronaca il traghetto è partito con un’ora di ritardo, così certificando un altro disagio. Come accade settimanalmente e anche più spesso, racconta chi utilizza con frequenza il servizio, per una nuova compagnia navale che prometteva di far dimenticare i problemi avuti con la vecchia Caremar e che, invece, nonostante i cospicui finanziamenti regionali, sembra aver imboccato la stessa identica strada. Anzi, rotta.

Aggiornamento video ORE 18.30 – 28 APRILE – Adriano Pagano al porto di Formia all’arrivo del traghetto Quirino