Ex Marina di Castellone, nuovo accesso delle forze dell’ordine


Nuova operazione di controllo degli agenti del Commissariato di Polizia di Formia direti dal vice questore Paolo Di Francia, in sinergia con gli agenti della Polizia Municipale, questa mattina, venerdì, alle sei presso l’ex discoteca Marina di Castellone. Come già lo scorso 24 marzo, ma gli accessi si succedono praticamente ogni mese dando così testimonianza dell’impotenza di fronte a una situazione ormai radicata, all’interno vi erano cinque tra extracomunitari e mendicanti, due di origine africana e tre dell’est europeo, di età compresa tra i trenta ed i cinquanta anni e che abitualmente stazionano nelle vie del centro cittadino.

Ex Marina di Castellone
Ex Marina di Castellone

Anche in questo caso la struttura, in stato di sequestro giudiziario, era stata trasformata in uno stabile ricovero per la notte. E oltre i cinque fatti alzare forzatamente dai propri di giacigli di fortuna, altre persone questa notte passata vi avevano probabilmente dormito considerata la quantità di letti all’interno, verosimilmente allontanandosi dalla parte bassa prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Così lasciando all’interno solo i più deboli e coloro che poco hanno da perdere dall’ennesimo controllo.


Immondizia, deiezioni animali e umane, un odore nauseabondo ovunque. All’interno dell’ex discoteca, come testimoniano le immagini che abbiamo realizzato questa mattina, le condizioni sono da terzo mondo.

*Cipriano Chianese*
*Cipriano Chianese*

E ancora c’è da attendere perché la struttura acquistata negli anni novanta dall’avvocato legato al clan dei casalesi Cipriano Chianese, che l’avrebbe pagata con i fiumi di denaro provenienti dallo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi, sia acquisita dallo Stato.

“Nel maggio 2013 – come hanno spiegato recentemente il sindaco Bartolomeo e la delegata alla legalità Menanno – il bene è stato sottoposto a confisca definitiva da parte della Corte di Cassazione ma è tuttora in attesa d’assegnazione da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, a causa di un concomitante procedimento penale che è ancora sub iudice di I grado”. Attualmente in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e che di fatto blocca ogni decisione su possibili destinazioni.

A farla breve insomma, quasi sicuramente questa notte vagabondi e disperati saranno di nuovo all’interno a trovarvi rifugio. Come accade da anni senza che nulla si muova o possa muoversi.