Rinascita per Ponza chiama a raccolta i comitati per l’acqua pubblica

“Il Comitato Rinascita per Ponza, interessato a formarsi una idea chiara sulla gestione e distribuzione dell’acqua nel comprensorio ATO4 invita le forze politiche e sociali, i comitati per l’acqua pubblica, le associazioni dei consumatori interessate a divulgare la loro esperienza con Acqualatina e a contattarce il Comitato in modo da fissare e organizzare un incontro pubblico con i cittadini dell’isola di Ponza”.

Rinascitaperponza@gmail.com


Nelle more, una delegazione del Movimento 5 Stelle, ha già annunciato che sarà a Ponza martedì per un primo incontro proprio sulla questione Acqualatina.

Allegato all’invito del Comitato, riceviamo e pubblichiamo un nuovo intervento sul dissalatore votato, oggetto tra l’altro di un punto all’ordine del giorno nell’ultimo Consiglio comunale.

“Il primo agosto 2013 il Sindaco in un Consiglio comunale faceva sognare Le Forna approvando l’omonima mozione (link resoconto Sindaco 26 marzo 2014), con la quale l’Amministrazione si impegnava per dare sviluppo economico a Le Forna e quindi all’isola. In quell’occasione abbiamo sentito parlare di “fogne vergognose”, di nuova Centrale elettrica – di porto turistico a Cala Dell’Acqua – di piano integrato a Cala Cecata (accordo tra il comune e la Pontia Nova) – di trasporti locali – Centro Servizi: (biblioteca comunale, Centro diurno, una farmacia e un medico) – di area portuale a Cala Feola – Le Piscine Naturali – Cala Fonte – il superamento del proibizionismo PAI -.

Quel documento terminava: l’amministrazione ritiene che queste siano le misure per garantire lo sviluppo economico e sociale di Le Forna e che impegnano tutto il Consiglio comunale, la Giunta comunale, le attività commerciali e produttive dell’area Le Forna, affinché questi progetti diventino realtà.

In quella occasione di grande programmazione politica ed economica di tutto si è parlato tranne che di dissalatore e di Acqualatina. Oggi il Sindaco ci dice che il futuro è la costruzione del dissalatore: tutta la nostra attenzione si sposta da Le Forna a Capo Bianco. Signor Sindaco noi vogliamo seguirla sui suoi ragionamenti ma deve in qualche modo stare al nostro passo di comprensione.

La sua Mozione Le Forna si inseriva coerentemente con quello che è stato pensato, programmato, finanziato e in parte realizzato per tutta l’isola di Ponza e per Le Forna. Tutti gli argomenti da lei menzionato in quella mozione avevano una logica e infatti lei anche nel suo programma elettorale non ha parlato di dissalatori e per cui non si è sognato di parlare di Acqualatina. Oggi Signor Sindaco permetta ai suoi concittadini di avere delle perplessità.

Acqualatina nessuno la vuole: i suoi concittadini conoscono il servizio di Acqualatina, questa società è subita da tutti i cittadini dell’ATO4 non è ben voluta è stata imposta dalla forza politica egemonica della provincia di Latina, Forza Italia, ma la gente non la vuole. Costo della bolletta: ci sono battaglie enormi, contenziosi infiniti contro Acqualatina i suoi continui rincari sulle bollette, le sue ritorsioni chiudendo i rubinetti a chi non paga, contenziosi contro quelle amministrazioni che vogliono ribellarsi allo strapotere di questa società apparentemente pubblico – privata.

Signor Sindaco ci lasci avere delle perplessità sul dissalatore, che funzionerà anche sulle navi crociere, dove c’è una manutenzione che non bada a spese sulle attrezzature anche perché c’è un profitto enorme su queste città galleggianti, ma sulle isole ci sono grandi e insuperabili problemi e a testimoniarlo ci sono molti Sindaci di queste isole.

Signor sindaco ci lasci avere ancora altre perplessità che sono i consumi energetici, l’impatto ambientale di questa costruzione, la rete di alimentazione a mare, la concentrazione salina in quella zona di mare, la nuova conduttura che collega il dissalatore alla rete attuale, la costruzione del nuovo deposito.

Lei signor Sindaco oggi ci dice che questo è il futuro, un futuro che forse si realizzerà fra 10 anni, e fra dieci anni avremo forse costruito un dissalatore con una tecnologia assolutamente obsoleta. Signor sindaco ci scusi se non la comprendiamo, ma noi siamo isolani non riusciamo a guardare nei tempi lunghi anche perché è nel 2006 che si dovevano terminare i dissalatori di Ventotene e di Ponza e oggi siamo al 2015 e allora caro Sindaco ci lasci riflettere ancora un po forse chissà ci abitueremo all’idea ma speriamo che sia quella buona”.