Calcioscommesse, ombre su Latina-Catania. Indagato il difensore nerazzurro Bruscagin

L’ombra della compravendita di cala di nuovo sul mondo dello sport, in particolare del calcio. La Digos di Catania, infatti, questa mattina ha arrestato sette persone tra cui il presidente del Calcio Catania, Antonio Pulvirenti e l’amministratore delegato Pablo Cosentino. Le altre quattro persone arrestate sono agenti di scommesse sportive e procuratori sportivi. Si tratta di Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti. Sono ritenuti responsabili di frode in competizione sportive e di truffe. Secondo l’accusa, alcune partite del Catania sarebbero state truccate dietro il pagamento di somme di denaro per evitare la retrocessione. Gli arrestati si trovano attualmente ai domiciliari.

Sarebbero almeno cinque o sei le partite oggetto di indagini: Catania-Livorno, Catania-Avellino, Catania-Trapani, Latina-Catania e, per una questione separata – hanno spiegato gli investigatori nella conferenza stampa a Catania – anche Messina-Ischia. Tra le altre persone indagate ci sono il proprietario del Messina Pietro Lo Monaco, l’ad Alessandro Failla e i giocatori Alessandro Bernardini (Livorno) Riccardo Fiamozzi (Varese), Antonio Daì (Trapani) e Matteo Bruscagin (Latina). Non sono indagati giocatori del Catania.