Caso Mattia Aprea, chiesto un Consiglio comunale per avviarne la procedura di decadenza

Mattia Aprea

“Nei confronti del consigliere comunale Mattia Aprea va avviata la procedura per la dichiarazione di decadenza”. A chiederlo, dopo le polemiche dei giorni scorsi, sono i consiglieri Nicola Limongi, Dario Colella, Giovanni Valerio, Alessa Valeriano, Nicola Riccardelli e Amato La Mura che sabato mattina hanno depositato una richiesta protocollata, contestualmente a quella di convocazione di Consiglio comunale al presidente del Consiglio Maurizio Tallerini, al segretario generale Rita Riccio e al sindaco Sandro Bartolomeo.

A ragione della richiesta di decadenza nei confronti dell’avvocato Mattia Aprea, l’aver accettato l’incarico professionale a rappresentare l’Ente in un procedimento penale, nello specifico quello relativo all’omicidio dell’avvocato Mario Piccolino.


“Allo stato non é dato sapere con quale atto amministrativo é stato nominato avvocato dall’Ente. Nel sito istituzionale, infatti, a oggi non è stato pubblicato alcun atto di nomina”. Aggiungono: “Appare palese la situazione di incompatibilità tra la carica di Consigliere comunale e il mandato professionale ricevuto a rappresentare l’ente in un procedimento penale così come previsto dall’articolo 78 comma 5 del Testo Unico degli Enti Locali”. Ancora: “Il Consigliere comunale svolge una funzione politica di indirizzo e controllo e pertanto non può essere controllore e controllato di se stesso come nel caso di specie”. Inoltre, “Il Consigliere comunale ha tratto dalla indicata nomina un indubbio vantaggio in termini di visibilità professionale a livello nazionale”.

Da qui la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale entro cinque giorni per accertare l’esistenza a carico del Consigliere della causa di incompatibilità e per contestare formalmente al Consigliere la causa di incompatibilità sopravvenuta. Infine: “Si chiede venga avviato il relativo procedimento istruttorio e si chiede ai sensi dell’articolo 43 del decreto legislativo 33/2013 al Responsabile della trasparenza, ovvero al Responsabile per la prevenzione della corruzione, nella qualità di soggetto deputato a svolgere un’attività di controllo sull’adempimento degli obblighi di pubblicazione, segnalando all’organo politico, all’organismo indipendente di valutazione, all’Autorità nazionale anticorruzione e all’ufficio e disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento, di conoscere l’atto di nomina a rappresentare l’Ente conferita al consigliere e gli estremi della pubblicazione sull’albo pretorio”.

Quanto alle voci sempre più insistenti sul passaggio della consigliera Alessia Valeriano nel gruppo Idea Domani, raggiunto telefonicamente, il coordinatore Pasquale Cardillo Cupo non ha voluto rilasciare alcun commento, sottolineando unicamente come “nel caso di specie si tratta di una iniziativa di Consiglieri che avendo a cuore le sorti della città hanno ritenuto giusto chiedere la calendarizzazione di un apposito Consiglio comunale al presidente Tallerini su un tema assai rilevante e per il quale si rende necessaria una totale operazione di vera trasparenza, a cominciare dalla esibizione degli atti di incarico, che ad oggi ancora non si comprende da chi siano stati emessi ed a che titolo. Certamente un plauso particolare va alla consigliera Alessia Valeriano che ha dimostrato ancora una volta spiccate qualità personali e la capacità di guardare oltre gli steccati per il raggiungimento del bene cittadino”.