Randagismo, continua il botta e risposta tra D’Arco e Ciaramella

Gennaro Ciaramella

Continua la querelle tra il commissario di Fare Ambiente Silvio D’arco e il consigliere comunale Gennaro Ciaramella sul problema del randagismo. Allultimo comunicato di D’Arco, infatti, segue puntuale la replica di Ciaramella:

“La mancanza di un canile comunale è sicuramente il motivo principale per il quale il fenomeno del randagismo grava economicamente in maniera così pesante sull’ente comunale: quindi, fino a quando non si realizzerà, dovremmo fare finta di nulla ed evitare di affrontare il problema? Io non sono d’accordo. Questo delle adozioni con contributo è un modello che già funziona da anni in altri comuni non distanti dal nostro: basta guardare a Santi Cosma e Damiano, dove sono riusciti ad abbattere costi e garantire il benessere degli animali.


E’ chiaro, ci sono delle misure di controllo da adottare ma per evitare un possibile problema, evitiamo di mettere in campo un meccanismo che ci porta ad un sicuro risparmio?! Per quanto riguarda i contributi per sgravi alle imprese, voglio precisare che le somme di cui parlo non sono state ascritte a bilancio triennale come dice D’Arco (“nel libro dei sogni”), ma in quello di previsione: la giunta a settembre sceglierà come utilizzare questi fondi mediante apposito regolamento e saranno subito disponibili.

Per il resto, mi viene ironicamente da pensare che il Commissario di Fare Ambiente ragiona con il bilancio di Roma alla mano. “Detassazione e incentivi con particolare riferimento al costo del lavoro, per l’accesso al credito, formazione e innovazione”: e chi non vorrebbe farlo con milioni e milioni di euro? Lui ha avuto la possibilità di amministrare anche la Provincia nel settore delle attività produttive, quando la crisi non c’era e le casse degli enti erano ben altre, eppure oggi Latina e provincia vivono una crisi drammatica sotto questo punto di vista. Le politiche comprensoriali, le scelte strategiche, andavano fatte anni prima, fermo restando i ritardi e le responsabilità dei Comuni.

Credendo comunque nello spirito collaborativo di D’Arco, sono convinto che farà delle proposte concrete con riferimento alle somme di cui il nostro Comune dispone. Sennò è semplice: ognuno può dire quello che vuole, tanto quando non si ha la responsabilità di Governo si può dire tutto e il contrario di tutto. Sarò contento di poter discutere le misure che proporrà (con numeri alla mano in riferimento alle disponibilità dell’ente) e portarle alla discussione del Consiglio se saranno valide.

Per quanto riguarda il discorso dell’età, a cui ormai sono abituato, rispondo dicendo che in campagna elettorale puoi avere 20 o 70anni, ogni voto vale uno. Io ne ho presi un po’ e sono stato eletto per le istanze che ho posto. Sarebbe ingenuo confondere le cose”.