Lollo-gate, a Perugia il giudice arrestato conferma tutto

Antonio Lollo

Ha parlato per quasi dieci ore davanti al gip del Tribunale di Perugia, Lidia Brutti, e ha confermato tutte le accuse fatte a lui e da lui ai professionisti a cui dava incarichi. Un fiume in piena il giudice Antonio Lollo, ritenuto dagli inquirenti autore di un sistema corruttivo all’ombra della sezione fallimentare del Tribunale di Latina e arrestato. Rispondendo alle domande dei pm, nel corso dell’incidente probatorio, il magistrato ha ribadito le confessioni fatte durante gli interrogatori a cui si è sottoposto a marzo e aprile, tanto per quanto riguarda il patto corruttivo che avrebbe stretto con alcuni curatori quanto su singoli episodi di corruzione, per passare infine ai molti regali che riceveva da commercialisti e avvocati, che poi lui ripagava facendoli lavorare nelle diverse procedure concorsuali. L’esame proseguirà il 25 settembre, quando verranno ascoltati anche i curatori Alberto Polonio e Luciano Lodo. Il 7 ottobre a rivolgere domande al giudice saranno invece le difese.