Traffico internazionale di stupefacenti, maxi operazione dei carabinieri

Chili e chili di cocaina nascosta nei camion per il trasporto dei fiori. Una cellula tutta pontina collegata con l’ndrangheta, ma anche un giro di ricettazione, un maxi traffico di cioccolato Lindt sottratto all’azienda madre e rivenduto in Italia e in Olanda.

C’è tutto questo nel filone di indagine della Dda di Roma, che ha portato i carabinieri del comando provinciale di Latina ad eseguire 19 fermi di indiziato di delitto in varie parti d’Italia. Un’inchiesta che si collega con altre due, con il coinvolgimento della Dda di Reggio Calabria, del National Crime Squad olandese e del Ros di Napoli.


Il filone madre parte da Latina, da un’attività avviata nel 2012: gli investigatori iniziano a monitorare i fratelli Crupi, alcuni di loro sono nel capoluogo pontino da circa 10 anni. A borgo San Michele c’è la sede operativa della loro azienda florovivaistica, ma per gli inquirenti sarebbe stata anche una base di importazione e smistamento dello stupefacente. Attraverso questa ditta, che aveva assunto una posizione di rilievo nel settore, avrebbero trasferito ingenti somme si denaro in Olanda per acquistare la cocaina che veniva occultata nei camion per il trasporto dei fiori in viaggio di ritorno per l’Italia.

Questa mattina sono stati eseguiti i provvedimenti di fermo, sotto una complicata regia che ha dovuto coordinare esecuzioni in tutta Italia: a Latina, oltre a uno dei fratelli Crupi, (gli altri due risiedono in Calabria e in Olanda) sono state fermate altre tre persone, autisti e collaboratori dei primi.

I militari del comando pontino hanno eseguito in totale 19 fermi anche a Roma, Milano, Napoli, Caserta, Reggio Calabria, Padova e Ragusa, analizzando nel dettaglio la tempistica, visto che gli indagati, molti dei quali trasportatori, erano in continuo movimento.

A vario titolo le accuse sono quelle di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, ricettazione in concorso e ricettazione di carattere transnazionale pluriaggravata.

Gli accertamenti partiti nel 2012 hanno consentito agli inquirenti di individuare il sodalizio gestito dai fratelli Crupi, collegato alla potente cosca dei “Commisso” di Siderno, provincia di Reggio Calabria, dedito all’importazione della cocaina dall’Olanda.

Per l’accusa, oltre all’importazione dello stupefacente, avrebbero ricettato circa 260 tonnellate di cioccolata Lindt sottratta da altri soggetti alla società madre e rivendendola sul territorio nazionale e olandese.

Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 17 chili di cocaina, lo scorso anno tra Montesacro e Bergamo e 20 tonnellate di cioccolata ricettata a Latina e 15 sul territorio olandese. Durante l’esecuzione dei provvedimenti, inoltre, sembra sia stata effettuata una perquisizione nei confronti di un appartenente alle forze di polizia, indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreti d’ufficio.