Monte San Biagio, sequestro bis per piscina e tettoia de “Le Pantanelle”

Una vecchia immagine della piscina sigillata

AGGIORNAMENTO – All’interno de “Le Pantanelle” tornano i sigilli. Ancora la piscina e il portico, a finire nel mirino nel noto ristorante di Monte San Biagio, di proprietà della moglie del sindaco forzista Federico Carnevale. Una porzione di attività nuovamente sotto sequestro nell’ambito di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Latina lo scorso primo agosto, attuata nella prima mattinata di oggi, martedì, dagli uomini del Nipaf.

Proprio gli specialisti della Forestale, a portare avanti gli accertamenti che ad aprile 2014 fecero scaturire il primo sequestro, per degli ampliamenti in odore di abusivismo edilizio peraltro autorizzati all’epoca in cui l’attuale primo cittadino – comunque mai sfiorato dalle indagini – era assessore all’Urbanistica. Secondo le ipotesi investigative, detti ampliamenti sarebbero stati effettuati in violazione ai dettami del Prg: l’area dov’è localizzato il ristorante, ai bordi dell’Appia, risultava parte a destinazione agricola, parte da destinare a parcheggio. E dunque non avrebbero potuto fare la propria comparsa né la piscina, di 14 metri per 11, né la tettoia, quasi 190 metri quadrati in legno e con basi in cemento. Almeno stando alle risultanze dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, le cui conclusioni, in occasione dell’esordio dei sigilli, vennero avallate dal gip Guido Marcelli.


A seguire, un batti e ribatti in aula. Nel maggio successivo, il sequestro preventivo viene infatti revocato dal Tribunale del Riesame di Latina, in parziale accoglimento delle motivazioni avanzate dalla difesa della titolare della struttura, Erica Parisella. Il collegio presieduto dal giudice Pierfrancesco De Angelis, convenne nell’accogliere il ricorso della controparte privata in particolare per la sostenuta mancanza del cosiddetto “periculum in mora”, una delle due condizioni necessariamente alla base di ogni provvedimento cautelare di tipo reale. A febbraio 2015, le carte in tavola cambiano daccapo. Il dissequestro dei manufatti è annullato dalla Cassazione, accogliendo il ricorso nel frattempo presentato del dottor Miliano. Su disposizione degli ermellini si torna quindi un passo indietro, per una seconda volta davanti i giudici del Tribunale di Latina, con un collegio rinnovato presieduto da Lucia Aielli. Collegio che, con l’ordinanza d’inizio di agosto appena eseguita dal Nipaf, ha infine ribaltato la prima decisione del Riesame. Sigilli bis.