Altra cava a Cori, il sindaco: “Sfregio al territorio, interessi oscuri”

Tommaso Conti

In merito al fatto che la Regione Lazio abbia dato il via libera alla realizzazione di una nuova cava a Cori interviene il Sindaco Tommaso Conti. “In circa tre mesi il dipartimento Cave della Regione Lazio ha autorizzato l’ampliamento di una cava preesistente e l’apertura di due nuove cave, una nel Comune di Cori, in località Monte Maiurro, e una nel Comune di Rocca Massima, in località Monte Pastore. Le tre attività estrattive distano l’una dall’altra neppure tre chilometri in linea d’aria.

In pochi chilometri quadrati di territorio tre cave; se realizzate rappresenterebbero uno sfregio al territorio che non ha pari nella Regione. Anni e anni di attività di tutela del territorio andati in fumo per la pervicacia, l’ostinazione e la voracità di un settore amministrativo regionale che appare agire al di fuori di ogni controllo e al di fuori di ogni logica di programmazione territoriale. Si fa uso di una norma regionale, l’art. 30 della 17/2004, che consente l’autorizzazione da parte della Regione, al di fuori del controllo territoriale da parte dei Comuni, alle attività estrattive, ‘in presenza di un interesse socio economico sovracomunale e in ragione del mantenimento dei livelli occupazionali’.


Non si comprende, quale possa essere l’interesse socio economico sovracomunale che sottende alle attività estrattive in un periodo in cui l’attività edilizia è in declino e in cui non si realizzano opere pubbliche importanti; di converso invece si punta ad un atteggiamento famelico nei confronti del territorio agevolando, a scapito di una sana programmazione territoriale, interessi poco chiari. Mi aspetto una risposta decisa dai vertici della Regione, perchè mi piacerebbe capire se dietro queste iniziative c’è un sostegno politico”