Ignoti danno alle fiamme l’auto di un carabiniere a Scauri, si segue la pista dell’intimidazione di stampo camorristico

Aggiornamento ore 20.36 – E’ una delle ipotesi più inquietanti più caldeggiate dai Carabinieri: un avvertimento, seppur indiretto, ad uno dei magistrati di punta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, il sostituto procuratore, di origine scauresi, Pierpaolo Filippelli. E’ di origine dolosa l’incendio che la scorsa notte da distrutto una “C3” in via Benedetto Croce, una traversa senza uscita della più centrale e trafficata via Appia a Scauri.

Pierpaolo Filippelli
Pierpaolo Filippelli

L’utilitaria è di proprietà di un appuntato dei Carabinieri che presta servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Il militare abita nel palazzo in cui sono risiedono anche alcuni familiari del magistrato, figlio di uno più insigni critici letterari italiani del dopo-guerra, Renato.


Le fiamme, alimentate da una bottiglia di plastica contenente liquido infiammabile, hanno, infatti, parzialmente distrutto una Clio ed un’altra utilitaria di proprietà della madre e della sorella del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale antimafia del capuologo campano.

Le indagini, appena agli inizi, sono in corso di svolgimento sotto il più stretto e comprensibile riserbo dei Carabinieri della Stazione di Scauri e della Compagnia di Formia dai cui ambienti è trapelata, però, un’indiscrezione: l’appuntato in servizio a Sessa Aurunca non stava svolgendo alcun tipo di indagine e, pertanto, non poteva essere – almeno in teoria – il bersaglio di un gesto intimidatorio o di vendetta.

Sarà di fondamentale importanza per il prosieguo delle indagini il contenuto della relazione tecnica dei Vigili del Fuoco di Gaeta, i primi a giungere sul luogo del rogo, così rivestono una valenza le dichiarazioni rese agli inquirenti dai familiari del dottor Filippelli, da anni nel mirino di diversi boss campani. La prima minaccia risale al 2007 quando il capoclan di Ercolano, Alfio Papale, avrebbe indicato Filippelli tra le persone da eliminare. Al contrario il magistrato di Scauri non si è mai fermato, prima demolendo con le indagini e successivamente con le richieste di condanna poi accolte i più agguerriti clan della cintura vesuviana. Di recente, il pm aurunco ha chiuso l’inchiesta bis sulla “mattanza” di Natale Scarpa, indicando nel boss poeta Aldo Gionta il mandante dell’agguato del 2006 allo stadio “Giraud” di Torre Annunziata.

Nel 2014 Filippelli è stato eletto con 190 voti nella giunta dell’Associazione Nazionale Magistrati di Napoli: fu designato dal Csm, per “esperienza e numero di inchieste anticamorra” già condotte nel Vesuviano, come il magistrato più adatto a ricoprire il delicato incarico di Procuratore aggiunto a Torre Annunziata. Giudizio espresso dal Consiglio nazionale della magistratura al termine dell’ultima seduta avvenuta lo scorso 21 settembre.

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Nella notte appena trascorsa, nella frazione di Scauri a Minturno, ignoti hanno dato alle fiamme l’auto di un appuntato dei carabinieri in servizio nella provincia di Caserta, più precisamente nella frazione di Lauro di Sessa nel Comune di Sessa Aurunca. Incendio doloso, quindi, appiccato alla Citroen C3 del militare con del liquido infiammabile e le cui fiamme hanno coinvolto anche un’altra auto posteggiata nei paraggi, nella traversa Vezza, al civico 911, lungo la via Appia.

Sul posto sono intervenuti alle 3 e 30 circa i vigili del fuoco del distaccamento di Castelforte e gli uomini dell’Arma della compagnia di Formia che sono ovviamente nel vivo delle indagini per capire la matrice del gesto criminale e le possibile connessioni con la professione dell’uomo.