Voto di scambio a Formia, chiesto il rinvio a giudizio per il Sindaco e altri due indagati

La conferenza di Bartolomeo con l'attacco alla stampa (6 febbraio 2014)

Il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Cassino Alfredo Mattei ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, il funzionario dell’ufficio ambiente Gino Forte e l’imprenditore Gennaro D’Angiò. I reati contestati dalla Procura sono voto di scambio e abuso d’ufficio, commessi, secondo l’accusa, nell’ambito dell’indagine aperta dai carabinieri di Formia in merito ai ripetuti affidamenti – per un importo complessivo di circa 60mila euro – riconosciuti dal Comune di Formia alla società Impero Romano, eludendo le norme sugli appalti. Il giudice per l’udienza preliminare deciderà sul rinvio a giudizio dei tre il 7 luglio prossimo.

La vicenda riguarda la costituzione di una società – la Impero romano – nata pochi giorni dopo la vittoria delle elezioni amministrative 2013, che hanno visto la nomina per la quarta volta a sindaco di Formia di Sandro Bartolomeo, e qualche giorno che la stessa società ricevesse il primo affidamento. Insomma una impresa in apparenza nata ad hoc per ricevere i diversi incarichi di pulizia delle spiagge comunali, che sono poi arrivati, e intestata a un fedelissimo dello stesso Bartolomeo, Gennaro D’Angiò, o meglio alla compagna Marlena Bierek. Quest’ultima, e analogamente il commercialista formiano che si è occupato dei contratti di lavoro della società, Francesco Traversi, sono stati dapprima indagati e poi archiviati.


Un nuovo scossone per l’amministrazione Bartolomeo dopo il terremoto delle contestazioni della commissione per il controllo analogo del Comune di Formia nei confronti della Formia Rifiuti Zero. Va ricordato a questo proposito che un eventuale rinvio a giudizio del Sindaco potrebbe sancire le sue dimissioni da primo cittadino. Solo se lo stesso Sindaco decidesse di rispettare le indicazioni riportate nella Carta di Pisa, codice etico al quale le pubbliche amministrazioni decidono di aderire, e che è stata proposta e sottoscritta dall’attuale amministrazione comunale. 

Così ha dichiarato il primo cittadino in un comunicato stampa diffuso poco fa: “Il 7 luglio 2016 comparirò di fronte al Gup di Cassino per rispondere delle accuse di abuso d’ufficio e voto di scambio. Me lo ha comunicato il mio Avvocato e ho scelto, come già in precedenza, di dare in prima persona questa notizia. L’indagine che mi riguarda, condotta dai Carabinieri di Formia, nasce da un esposto anonimo seguito da una interrogazione del gruppo consiliare dell’Udc a pochissimi giorni dalla mia elezione a Sindaco e riguarda l’affidamento del servizio pulizia delle spiagge cittadine (che ho trovato in una condizione indecente ed eravamo in piena estate) ad una Cooperativa denominata Impero Romano il cui titolare aveva, anche negli anni precedenti e non solo con la mia amministrazione, effettuato analoghi servizi di pulizia. Come sempre, esprimo fiducia e rispetto per chi dovrà giudicare. Faccio solo presente che non sono stato mai interrogato sui fatti che mi vengono contestati né dai Carabinieri né dal Pubblico Ministero che hanno condotto l’indagine e spero, di fronte al Gup di Cassino, di poter finalmente chiarire quanto accaduto”.