Esclusiva Gaeta: Pina in contropiede verso la Presidenza del Consiglio Comunale

Pina Rosato

di Adriano Pagano e Francesco Furlan

Un vero e proprio sconvolgimento politico quello che a stretto giro potrebbe andare in scena nel Consiglio comunale di Gaeta. Quella che va infatti considerata la maggior esponente del centrosinistra nell’Assise civica, ovvero la consigliera comunale di minoranza Pina Rosato, stando a rumors sempre più insistenti, sarebbe in procinto di andare a supportare la maggioranza di centrodestra facente capo al sindaco del Pdl Cosmo Mitrano: secondo diversi indizi, infatti, e nonostante la contrarietà palesata da alcuni vertici del Pd provinciale (il consigliere regionale Enrico Forte impegnato nella campagna elettorale a sindaco di Latina ndr), sarebbe a un passo dall’essere il nuovo presidente del Consiglio comunale di Gaeta, in luogo di Luigi Coscione. 


Una mossa, un patto, che andrebbe ad aggiustare i numeri in Aula così rispondendo alle titubanze, sfociate in vera e propria divergenze, dei consiglieri comunali Accetta e Speringo ad accettare alcune decisioni della maggioranza su diversi fondamentali punti del programma amministrativo: regolamenti edilizi ma anche Pua. E questo dopo la batosta subita nell’ultima Assise proprio dal Consigliere che negli ultimi anni più ha fatto sentire alle cronaca la sua voce in Consiglio comunale ma anche nei suoi corridoi. Come si ricorderà in quell’occasione il numero legale lo mantenne proprio la moscardelliana Rosato. “Qui per i pescatori”, affermò in aula con una dichiarazione di alto profilo istituzionale la consigliera. Che però celerebbe una sottile provocazione verso il costruttore che proprio nei quartieri interessati dall’intervento dell’Amministrazione ha un forte appeal elettorale. 

Pina Rosato
Pina Rosato

E IN GIUNTA… – Parallelamente sarebbe in atto un nuovo avvicendamento anche in Giunta dove il Sindaco avrebbe deciso di sostituire gli assessori Alessandro Vona la cui deposizione potrebbe provocare un domino per il quale il consigliere Matarazzo tornerebbe in maggioranza mentre ad uscirne sarebbe Davide Speringo – e Pasquale De Simone (anche vicesindaco) con i “nuovi” Luigi Coscione e Alessandra Mottola dell’Udc (coordinatrice cittadina del partito), così replicando anche alle accuse a 5 Stelle che lo scorso fine febbraio avevano contestato la giunta definendola illegittima causa il mancato rispetto delle quote rosa.

LA POLITICA CHE VERRA’ (?) – Con l’ultima incognita sul dove si collocherebbe a quattro anni dalle elezioni andando a surrogare Coscione, e con le nuove amministrative alle porte, l’ancora ipotetico consigliere Francesco Magliozzi, medico, centrista storico già eletto nel 2002 nell’amministrazione di Massimo Magliozzi che poi contribuì a far cadere insieme ad altri quattro Consiglieri nel novembre 2006. Indicative in questo senso potrebbero essere le parole dell’epoca del senatore Claudio Fazzone che così commentava alla collega Anna Galise de Il Tempo quanto accaduto a Gaeta: “Nessuno di questi cinque – afferma Claudio Fazzone – potrà essere candidato nelle liste dei partiti della Cdl (Casa delle libertà, ndr)”. Un altro contesto, oggi la Cdl non c’è più come non c’è più il Pdl (Popolo delle Libertà ndr): è tornata Forza Italia. E forse le cose sono cambiate.

Claudio Fazzone
Claudio Fazzone

Quella che però non è mutata è la situazione del Partito Democratico cittadino considerate le macerie su cui da anni si svolgono i suoi congressi. A fungere da spartiacque, e a fissare nel tempo la possibile elezione della Rosato alla Presidenza del Consiglio comunale, potrebbe essere allora molto probabilmente il risultato di Forza Italia a Roma alle prossime amministrative. Un esito negativo degli azzurri porterebbe a un’onda lunga su tutta la Regione, per molti versi già in atto, con possibile ricollocamento politico addirittura del Primo Cittadino.

Claudio Moscardelli
Claudio Moscardelli

E d’altronde non è un segreto che tutt’ora si susseguono gli incontri di cortesia dello stesso senatore Claudio Fazzone con i rappresentanti parlamentari del Nuovo Centro Destra alfaniano e di Ala, oggi tutti e due più o meno al Governo. A Gaeta, in definitiva, sarebbe solo un anticipare i tempi con la Rosato ambasciatore del “nuovo” che avanza. In buona sostanza da Claudio contro Claudio a Claudio e Claudio.

MAGGIORANZE VARIABILI – Tutti i condizionali sono d’obbligo, ma le indiscrezioni sono più d’una. Anche perché vanno ricordate le parole dello stesso sindaco Mitrano che dall’inizio del mandato, probabilmente conscio della fase politica italiana segnata dalla fine del berlusconismo, ripete come un mantra il concetto di turn-over che ha già portato all’avvicendamento di diversi Assessori in Giunta secondo maggioranze che si sono dimostrate quasi variabili. Ciò che sarebbe incredibile da un punto di vista politico – ma neanche troppo, visto come si sono evoluti gli scenari sul palcoscenico nazionale e locale tra le due maggiori forze del sistema partitico tradizionale (Pd e Pdl ora Forza Italia) – è il passaggio nella stessa legislatura da una sponda all’altra della Rosato che proprio fino a pochi giorni dalle elezioni del 2012 – che videro vincere Mitrano – era la candidata a sindaco per il Pd.

Rosy Bindi al comizio di Antonio Raimondi prima delle ultime elezioni
Rosy Bindi parla al comizio di Antonio Raimondi nel maggio 2012

Simbolo poi ritirato perché il partito non concorse affatto a quella tornata elettorale in ragione dello scontro durissimo con il primo cittadino uscente Antonio Raimondi che si presentò con una lista civica. Una lotta fratricida da cui a uscire sconfitto fu il Partito Democratico, con l’allora presidente nazionale del partito Rosy Bindi a Gaeta (che prima di Pasqua dovrebbe lasciare la presidenza della Commissione bicamerale Antimafia), insieme all’onorevole Giovanni Bachelet, a sostenere in un comizio elettorale proprio Antonio Raimondi.

Antonio Raimondi
Antonio Raimondi

IL CONSIGLIO DI RAIMONDI – Ed era stato lo stesso Raimondi il 4 marzo scorso a suggerire alla Rosato di passare in maggioranza, contestando alla Consigliera la sua linea politica di accondiscendenza nei confronti dell’Amministrazione Comunale con la quale, va anche ricordato, ha partecipato come membro ufficiale anche alla visita istituzionale a Capo Verde del novembre 2013 (ndr video). Consiglio, quello dell’ex Sindaco, a cui la Rosato, aveva risposto a muso duro lo stesso giorno affermando: “Ho letto le dichiarazioni del consigliere Raimondi, che criticherebbe il mio operato politico. Raimondi, avendo girato quasi tutto l’arco costituzionale per trovare una collocazione politica, può scrivere tutte le fandonie che ritiene opportune. Per uno come lui, sonoramente sconfitto e incredibilmente sfiduciato dalla città, non ho parole da spendere. La città non ha bisogno di inutili sogni di gloria, va avanti lo stesso, e meglio, senza di lui”.

Sei giorni dopo, il 10 marzo, formalizzando una crisi ormai quinquennale, l’ennesimo segretario cittadino del Partito Democratico si dimetteva dichiarando “Siamo opposizione a Mitrano”. Sono passati dodici giorni ma sembra già un’altra epoca.