Ispettori ambientali ad Aprilia, NcS: “Spot mediatico”

“Come spesso succede, l’Amministrazione comunale di Aprilia riesce in imprese ai limiti dell’impossibile. Nel caso specifico, è riuscita ancora una volta a banalizzare e svuotare di ogni validità, il grande slancio partecipativo che dai cittadini arriva in materia di tutela dell’ambiente”.

Emanuele Campilongo
Emanuele Campilongo

Lo sostiene il coordinatore di Noi con Salvini Aprilia Emanuele Campilongo.


Ci riferiamo alla nomina di ben 27 Ispettori Ambientali, che tanto ricorda il fallimento ampiamente scontato del progetto delle Guardie Zoofile, che ormai appare solo come l’ennesimo spot mediatico privo di qualsiasi potenzialità fattiva. Siamo veramente stufi di assistere ciclicamente a queste carnevalate che recano un danno enorme poiché puntualmente, finita la fase di eccitazione dei volontari, finirà per segnare l’ennesimo caso di delusione degli stessi appena toccheranno con mano che vengono utilizzati a meri fini propagandistici.

Partiamo dalle remore di carattere giuridico. Ci si riferisce, in particolare, all’approssimativo accostamento della figura dell’Ispettore Ambientale a quella di altre come ad esempio l’Ausiliare del Traffico, ma mentre quest’ultimo è un organo ben delimitato e normato (ex art. 17 c. 132 e 133 l. 127/1997) l’ispettore ambientale non può essere qualsivoglia soggetto privato, ma è o dovrebbe restare tendenzialmente un organo proprio del Comune. Qui la differenza è considerevole e discende dallo stesso principio di legalità. E’ noto infatti che gli organi amministrativi non possono delegare propri compiti a terzi in assenza di una espressa disposizione normativa, risultando altrimenti alterato l’ordine delle competenze stabilito dalla legge in sede di allocazione delle funzioni amministrative.

Inoltre, vorremmo sapere se costoro saranno impiegati solo per controllare e segnalare le “pericolose vecchiette” che magari vanno a buttare la spazzatura fuori orario – solo per fare cassa con le multe – oppure, saranno mandati a controllare anche i potenziali grandi inquinatori in supporto della Polizia Locale, come le biogas e similari che con le loro maleodoranti emissioni stanno rendendo impossibile la vita a tanti cittadini.

Noi non abbiamo assolutamente nulla contro i volontari e la loro partecipazione alla vita cittadina anzi, ci preoccupiamo che il loro slancio non venga deriso e sfruttato per altri scopi, ma siamo fermamente avversari di una impostazione che vuole fare le “nozze con i fichi secchi”. Si vuole dare l’impressione di un aumento nell’organico adibito al controllo del territorio, quando l’unico modo serio sarebbe quello del potenziamento della Polizia Locale o di un suo più corretto utilizzo. Come mai oltre queste iniziative spot non si va oltre? Come mai nessuna adeguata campagna di controllo sui siti inquinanti viene fatta? Lo stato di salute preoccupante della cittadinanza apriliana, più volte da noi denunciato, richiederebbe metodi e forze in campo ben diverse. Evidentemente oltre che “dare l’impressione” di occuparsi dei problemi non si vuole”.