Baby prostitute a Formia, vittime o carnefici? La Dda scarcera il giovane “sfruttatore”, il supertestimone: “Volevamo incastrarlo”

Sembra crollare un pezzo alla volta l’incredibile vicenda che aveva scosso una intera città: una storia di sfruttamento minorile ai danni di due giovani e indifese ragazze da parte di un giovanissimo, appena maggiorenne, “pappone”. Una storia così torbida ed intricata che aveva sollecitato anche l’intervento della Dda di Roma per capire che giro stesse dietro questo business di prostituzione minorile. Un storia che rischiava di far crollare la credibilità e il prestigio di decine di professionisti formiani, incravattati nei loro studi del centro, ma sempre pronti ad una sveltina proibita in tuguri realizzati per l’amplesso. E invece pare di no. In premessa è bene sottolineare come sia necessaria tutta la cautela del caso nell’esprimere giudizi – e come lo sia a maggior ragione in questo momento – ma le prove che stanno emergendo a difesa del giovane arrestato – il 19enne Pasqualino Fabbricatore – rappresentato dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Roberto Salvatore Palermo -, lasciano pensare tutt’altro. Non solo un alleggerimento della sua posizione indiziaria, ma addirittura rischia di essere lui la vittima. Lui che era sembrato uno spietato carnefice di innocenti adolescenti. Che a questo punto diventano loro le autrici del complotto. Ciò che di certo si registra in queste ore è la scarcerazione di Fabbricatore da parte della Dda, senza che ve ne fosse nemmeno fatta richiesta di parte.

 


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A PAGINA 3 ‘I DOMICILIARI E LA RICHIESTA DI SCARCERAZIONE’