Ed è proprio nella “questione territoriale” della quale abbiamo ampiamente parlato in apertura che si innesta un’altra intricata storia che riguarda la politica e le istituzioni, pur trattandosi di una vicenda di un singolo cittadino. E anche stavolta è dalla città di Gaeta che arriva.
E’ ALESSANDRO VONA – Il 13 giugno scorso i carabinieri di Gaeta “a conclusione di attività d’indagine”, hanno denunciato per simulazione di reato, un “uomo del posto che aveva denunciato presso quel Comando Arma di essere stato vittima di una rapina subita nei giorni scorsi (precedenti, ndr) presso una ricevitoria lottomatica della zona, da lui stesso gestita“. Quell’uomo, come già da noi preannunciato, ha ricoperto degli importanti incarichi amministrativi all’interno dell’amministrazione comunale di Cosmo Mitrano. Incarichi che aveva lasciato da poche settimane – il 30 marzo precedente – come assessore all’ambiente dopo 4 anni di mandato. Stiamo ovviamente parlando di Alessandro Vona che, dopo aver appunto denunciato una rapina di denaro contante nel suo punto scommesse, ha poi ammesso di aver simulato tutto – dopo essere stato scoperto dai militari – nel tentativo di rientrare da un ingente ammanco di soldi causato da una serie di scommesse perdenti, sempre stando a quanto riportato dai carabinieri nel loro comunicato stampa. Fin qui la cronaca.
Ora, va precisato, che non conosciamo la somma esatta che Vona voleva recuperare, o di cui diceva di essere stato rapinato, però sappiamo che la fideiussione bancaria per la copertura a garanzia della validità della concessione per la licenza di ricevitoria di scommesse è di circa 50mila euro. Senza di questa l’attività viene sospesa. Così come sappiamo – grazie alla testimonianza del consigliere comunale di Gaeta Giuseppe Matarazzo – che non è la prima volta che Vona racconta di essere stato vittima di rapine.
A PAGINA 5 ‘SCOMMESSE, SPARI E FUNERALI’ di Adriano Pagano
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