Contro il caporalato e in aiuto dei Sikh, squarciate gomme auto di Omizzolo

Marco Omizzolo

Ancora un grave, l’ennesimo, atto intimidatorio nei confronti di Marco Omizzolo, il sociologo-giornalista di Sabadia da anni impegnato nell’integrazione della folta rappresentanza di lavoratori originari del Punjab, di etnia Sikh, impegnati come braccianti nelle campagne pontine e, soprattutto tra Sabaudia, San Felice Circeo,Terracina e Fondi. Nella notte tra martedì e mercoledì ignoti hanno squarciato, utilizzando un grosso giravite appuntito, due delle quattro ruote della sua Ford Fiesta parcheggiata nei pressi della sua abitazione, nel centro di Sabaudia.

L’episodio, inquietante, è al vaglio degli agenti della Questura di Latina cui si è rivolto il presidente dell’associazione “In Migrazione”. Ha raccontato che quest’ultima intimidazione è stata compiuta nelle ultime ore di permanenza a Sabaudia dove aveva trascorso un breve periodo di vacanza presso i suoi familiari. Insomma chi ha agito sapeva che Omizzolo nella giornata di mercoledì sarebbe dovuto partire per Roma, dove vive e lavora. E così è stato. Le indagini della Questura di Latina sono avvolte nel più fitto riserbo. Si è appreso che sono rivolte nei vari segmenti di denuncia e di lotta civile in cui Omizzolo è impegnato da tempo: caporalato, sfruttamento e tratta dell’immigrazione e, da qualche mese, nel nuovo settore privilegiato dalle agromafie in provincia di Latina, i continui incendi di appezzamenti di terreno  per favorire facili insediamenti edilizi.


Ad esprimere la propria solidarietà a Marco Omizzolo per quanto accadutogli a Sabaudia è la Flai Cgil di Latina e Frosinone che si augura che le forze dell’ordine possano fare chiarezza sulla vicenda e trovare i responsabili” – afferma il segretario organizzativo Stefano Morea – “Il coraggio e l’impegno di Marco Omizzolo ha attirato e attira le “attenzioni” di certi ambienti poco “rassicuranti” e questo episodio tocca particolarmente la nostra Organizzazione, impegnata quotidianamente nella lotta all’illegalità e al caporalato presenti nel nostro territorio”.

A PAGINA 2 ALCUNE FOTO DELL’INTIMIDAZIONE