Lido Militare di Gaeta, Cittadinanza Attiva: “Tutto abusivo, ma Procura e Guardia Costiera fanno finta di niente”

“Lodevoli gli sforzi degli storici quando esaltano le gesta del territorio dell’ex Regno delle due Sicilie – dichiarano in una nota gli attivisti del Comitato di Cittadinanza Attiva di Gaeta -, salvo poi attribuire la sua arretratezza a fattori congiunturali, quasi sempre originati da colpe altrui.

Diciamolo chiaramente, il disallineamento è anche una questione di mentalità, di rispetto delle regole. Anche la macchina di talune amministrazioni pubbliche locali risente di questo deficit.


Difatti, in altre parti d’Italia, la magistratura indaga e sequestra manufatti illeciti. Qui la Procura di Cassino, quale Autorità Giudiziaria competente, cincischia, come il caso della D.ssa D’Orefice che, pur avendo avuto contezza dell’esistenza di plurime strutture edili portanti “abusive” all’interno del lido balneare “Stabilimento Militare” di Gaeta, opere tra l’altro realizzate su territorio a rischio sismico, ha ritenuto di non inibire l’uso di quel manufatto al pubblico uso.

gaeta-stabilimento-militare-ottobre2015-h24notiziePoi piangiamo i morti e assistiamo a posteriori alla fantozziana apertura di fascicoli per disastro colposo. Ma se Atene piange, Sparta non ride. Ci riferiamo alla scarsa autorevolezza dimostrata dalla locale Capitaneria di Porto sulla vicenda di quegli stessi abusi, tali da stravolgere l’originario atto di affidamento in “Consegna” di quel tratto di demanio, e come tale suscettibile di legittima revoca.

Perché non ci siano fraintendimenti, quell’Autorità, non fosse altro perché preposta alla salvaguardia del pubblico demanio marittimo, ben conosce l’esito delle indagini penali della Guardia di Finanza di Formia e della Polizia locale, salvo poi rimanere silente e defilata sui dovuti provvedimenti amministrativi imposti al riguardo dal Codice della Navigazione e dal suo Regolamento di attuazione.

Dunque, strabiliante e finanche commovente l’attaccamento della Capitaneria di Porto di Gaeta al lido “Stabilimento Militare”, sarà anche perché per pochi spiccioli vi possono soggiornarvi quali militari, adempiendo quali bagnanti in costume (pinne ed occhiali), al preminente interesse per la sicurezza e difesa nazionale. Del resto si sa che la “truppa” è stata sempre di bocca buona (da qui il detto “Francia o Spagna purché se magna”).

Nessun segnale nemmeno dagli Assessorati Urbanistica e Dipartimento Qualificazione Ambientale delle giunta Mitrano, quantunque i fatti accertati dal loro tecnico Dott. Guratti e dal Genio Civile della Regione Lazio fin dall’aprile scorso, per l’anzidetto principio di tutela preventiva dell’incolumità pubblica, avrebbero dovuto inibire la licenza commerciale di quell’attività ricettiva, complesso aziendale non conforme alle vigenti disposizioni di legge in materia di edilizia, i cui abusi sorgono su zone vincolate sia dal punto di vista ambientale che sismico. Che dire: il potere locale ci riserva pochi uomini liberi e tantissimi nani e ballerini”.