Storia di un parco pubblico allo sbando: dopo abusi edilizi e siringhe al De Curtis arrivano le auto e gli autolavaggi

Un centro anziani, una balera o un autolavaggio, nessuno riesce a ben capire cosa il Parco De Curtis a Gianola sia diventato. Certo è che tutto sembra tranne che un grande parco verde che attende di custodire in sicurezza e tranquillità le scorribande ed i giochi di piccoli e piccolissimi. Ormai tra abusi edilizi e parcheggi abusivi non passa giorno che all’interno del parco chiunque faccia un po’ come gli pare. Così lontani sembrano i tempi in cui quelli che oggi governano il Comune – e dovrebbero quindi sorvegliare – dai banchi dell’opposizione all’allora giunta di Michele Forte gridavano allo scandalo organizzando manifestazioni di protesta e azioni dimostrative, come la guerrilla garden dell’attuale assessore Claudio Marciano.

michele-forte-anziani-de-curtisAlla faccia dell’ambiente, oggi entrano a decine automobili di affiliati al centro anziani e qualcuno ha pensato bene di usare il parco per lavare e lucidare la propria auto di lusso. Un vero e proprio schiaffo a genitori e bambini convinti che si trattasse di un parco per tutti. Ma forse per qualcuno è più per tutti che per qualcun altro. Come per il centro anziani che, come detto, soggiorna all’interno dell’edificio presente al De Curtis da quasi quattro anni – inaugurata la sede del centro dall’ex sindaco Michele Forte nel gennaio 2013 – e ormai di casa senza che quel mandato sia stato rinnovato.


siringa
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Infatti la delibera di assegnazione è la numero 232 del 2012, con la quala si indica l’affidamento dei locali fino al 31 maggio 2013. Ma non solo pare non essere valsa a nulla tale scadenza, ma addirittura chi doveva andarsene, è invece ancora lì e si è preso poi anche la briga di alzare la sbarra che impedisce l’accesso al parco, perchè evidentemente utilizzato soprattutto da bambini, ed entrare con le macchine per parcheggiare a pochi passi dell’edificio che ospita il centro anziani. Chi ha poi deciso di entrarci per lavarla meriterbbe un premio per la genialità oltre che per la strafottenza. Ma che insomma a nessuno freghi niente del parco – se non si è in campagna elettorale – è evidente dai fatti di cronaca raccontati nelle scorse settimane, prima con gli abusi edilizi perpretati all’interno senza alcuna autorizzazione o provvedimento. E qualcuno che questa volta la guerrilla garden di Marciano l’ha fatta al contrario, cementando delle aiuole fiorite per allargare la superficie pavimentata. Altro evidente simbolo di abbandono sono poi i rifiuti – siringhe usate in particolar modo – nell’area adiacente, quella della ex Gil.

bartolomeoUn’area sulla quale il sindaco Bartolomeo disse senza paura di essere smentito che “ci avrebbe fatto un grande polo per l’infanzia”. Dedicato ai più piccoli. Insomma niente di tutto questo, tutte le battaglia politiche sul De Curtis sono state in questi anni solo fatte di chiacchiere e grandi esibizioni con estemporanei avvenimenti. Il fatto vero e conclamato, la quotidianità, invece – al di là degli spot- ci racconta di una terra di confine dove ognuno fa un po come gli pare. E ancora più beffarde risuonano allora le parole dell’attuale sindaco di Formia quando da consigliere comunale di opposizione, in un Consiglio comunale del 2013, rivendicò un uso pubblico del parco sottolineando: “Soprattutto all‘interno dell’area sono stati fatti dei lavori di risanamento e ristrutturazione: c’è una struttura che è stata completamente risanata ed è stata creata per le attività giovanili” (Consiglio comunale del 3 agosto 2013).

A PAGINA 2 ‘LE FASI DEL LAVAGGIO DI UN’AUTO ALL’INTERNO DEL PARCO’