“Tiberio”, primi interrogatori: tutti muti davanti al gip

I carabinieri davanti al Comune di Sperlonga in concomitanza con l'operazione "Tiberio"

Tutti muti i primi arrestati nell’operazione “Tiberio” comparsi davanti al gip Giuseppe Cario. Sia gli imprenditori Nicola Volpe, di Prossedi, e Mauro Ferrazzano, di Nettuno, messi in carcere, che il dirigente comunale Massimo Pacini, messo ai domiciliari, difesi dagli avvocati Gaetano Marino, Giammarco Conca, Luigi Di Mambro, Renato Archidiacono e Luigi Panella, hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Oggi, tra gli altri, verrà interrogato il sindaco di Sperlonga, Armando Cusani. Secondo il pm Valerio De Luca, ricorrendo alla corruzione Cusani sarebbe riuscito a non demolire gli abusi edilizi realizzati nel suo hotel e a Sperlonga, allargandosi poi a Priverno e Prossedi, sarebbe stata costituita da dirigenti pubblici e imprenditori un’associazione per delinquere impegnata a inquinare gli appalti.