Il killer di Marsiglia aveva vissuto per anni ad Aprilia

(AP Photo/Claude Paris)

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Il presunto terrorista di Marsiglia, che domenica ha ucciso due giovani donne a coltellate, per poi essere a sua volta colpito a morte dai militari, ha vissuto per anni in provincia di Latina. Ad Aprilia con la moglie, dove ha soggiornato tra il 2009 e il 2017 grazie ad un permesso di soggiorno scaduto lo scorso gennaio, e che l’uomo aveva chiesto di rinnovare.


Prima di tornare in Francia – dove negli anni passati si era già fatto conoscere dalle forze dell’ordine per piccoli reati, l’ultima volta il 29 settembre a Lione per un furto in un negozio, venendo rilasciato sabato – ed eseguire la mattanza di ieri.

A fornire questi particolari è il settimanale francese “Le Point”, citando fonti del Ministero degli Interni transalpino. Il killer, dai rilievi dattiloscopici noto agli con la bellezza di sette identità differenti, secondo gli ultimi accertamenti delle autorità sarebbe da identificare in Ahmed Hanachi, 30enne tunisino.

Prima del duplice omicidio che ha visto cadere sotto i suoi colpi una 20enne e una 17enne, una delle quali sgozzata, l’aggressore, finora mai segnalato all’antiterrorismo, ha urlato “Alla akbar”. Le indagini su una sua affiliazione all’Isis, che nel frattempo ha rivendicato l’attacco, sono tuttora in cerca di riscontri.

Tornando in terra pontina, non è la prima volta che Aprilia si trova suo malgrado al centro dell’attenzione per casi riconducibili al terrorismo internazionale: era già accaduto con l’attentatore di Berlino, Anis Amri, che aveva vissuto nella frazione di Campoverde.