Dischetti di plastica in spiaggia, presentato un esposto per disastro ambientale

La Procura della Repubblica di Latina

Dalla Campania alla Toscana, passando per il Lazio, sale l’allarme per i dischetti in plastica rinvenuti sulle spiagge. Migliaia di pezzi ma arrivati da dove? E’ proprio da questo interrogativo che parte dal Codacons che ha presentato  un esposto alle Procure della Repubblica di Latina, Roma e Civitavecchia chiedendo di aprire indagini urgenti sul territorio alla luce del reato di disastro ambientale. “E’ necessario accertare le responsabilità che si celano dietro alla vicenda, avviando le dovute indagini per i reati ambientali previsti dal nostro ordinamento – spiega il presidente di Cosacons  Carlo Rienzi – In particolare chiediamo alla Procura di procedere al momento contro ignoti per la fattispecie di disastro ambientale, in relazione agli enormi danni subiti dalla flora, dalla fauna e dal paesaggio delle coste del Lazio, da Gaeta a Tarquinia, invase dei dischetti di plastica. Una volta individuati i responsabili, verso costoro dovrà essere disposta la misura dell’arresto in carcere considerata la gravità della situazione su numerose spiagge e le  conseguenze per il territorio”. Ma non è tutto. “L’associazione offre inoltre assistenza legale – conclude Codacons –  agli operatori turistici e alle strutture ricettive del Lazio interessate dalla presenza dei dischetti per tutti i danni economici subiti, e ai cittadini residenti nelle aree coinvolte, ai fini delle dovute richieste risarcitorie che saranno avviate non appena individuati i responsabili dell’inquinamento di mari e spiagge”.

COSA SONO I DISCHETTI? Gli accertamenti della Guardia Costiera sono comunque in corso e per ora non si esclude nessuna ipotesi compresa quella che il carico di dischetti sia finito in mare da una nave. Solo una possibilità ovviamente. Molto significativo è il lavoro  del gruppo Clean Sea Life che per primo ha raccolto le segnalazioni dal centro Italia effettuando poi una serie di richieste ed interessando dei tecnici che stanno tutt’ora esaminando il problema. Sul sito e sulla pagina Facebook di Clean Sea Life è possibile trovare tutti gli aggiornamenti sulla vicenda, un tipo di comunicazione molto importante ed utile anche a chi ha attività sulle coste. Ma cosa sono i dischetti? Come spiegato sul sito di Clean Sea Life –  che vi invitiamo a visitare per le importanti iniziative che quotidianamente vengono messe in piedi per la tutela del mare e delle coste –  sono dischetti impiegati negli impianti di depurazione delle acque. Sono i supporti dove crescono i batteri che purificano l’acqua assorbendo i nutrienti ed i primi avvistamenti in Campania risalgono alla fine di febbraio. Il danno che stanno provocando è enorme come sottolineato anche dal Codacons, basti pensare ai rischi per la fauna acquatica oltre al fatto che i filtri non sono biodegradabili. L’appello rivolto a tutti è quello di indossare un paio di guanti per liberare le spiagge, già stracolme di plastica, dai dischetti onde evitare che le correnti li trasportino ancora. In provincia di Latina sono stati avvistati a Sabaudia, Sperlonga e Scauri.