Strage di Cisterna, un orrore familiare forse evitabile

Il 43enne appuntato dei carabinieri Luigi Capasso ha ferito gravemente con tre colpi di pistola, di cui uno in viso, la moglie Antonietta Gargiulo, appena scesa di casa per andare al lavoro. Poi è salito in quella che fino a prima era il loro tetto coniugale, e con la stessa arma ha ucciso, sorprendendole nel sonno, Martina e Alessia. Le due figlie avute dalla coppia, 8 e 14 anni. Infine, dopo un’estenuante trattativa con i reparti speciali dei carabinieri, l’omicida si è tolto la vita.

Una tragedia legata ad un raptus di follia, quella che si è consumata mercoledì a Cisterna di Latina, in un appartamento del residence “Colle dei Pini”. Ma anche ad una situazione logorante, che vedeva i due coniugi in fase di separazione, e non più conviventi da inizio settembre. Da quando l’uomo aggredì la moglie fuori la Findus, dove lei lavora. Urla e schiaffi, ha spiegato il suo legale Maria Concetta Belli. Era il 4. Tre giorni dopo, presso la Questura di Latina, un primo esposto da parte della Gargiulo. Seguito a gennaio da un secondo, presentato al Commissariato di Cisterna. Non una denuncia, ma un esposto “in quanto temeva che potesse far perdere il lavoro al marito”, ha detto l’avvocato. Che all’Adnkronos ha evidenziato: “Avevo incontrato le bambine qualche tempo fa e erano terrorizzate dal padre”. Un uomo che a quanto pare aveva preso ad ossessionare la madre delle piccole. Eppure, nessuno ha fatto nulla. Ed è questo il peggior cruccio: “Se ci fosse stato almeno un divieto di avvicinamento, forse non staremmo a piangere due bambine”.


A riguardo oggi si è espresso anche il Ministro dell’Interno Marco Minniti: “È tutto drammaticamente inaccettabile. Io potrei dire che formalmente non era stata fatta denuncia, la donna non voleva rovinare il padre delle sue figlie e questo la dice la dice lunga sulla complessità degli intrecci affettivi. Su queste questioni ci sono troppe sottovalutazioni, per troppo tempo non si comprende quale minaccia è messa in campo. Su questo tema dobbiamo prendere un impegno d’onore, nessuno di noi deve sottovalutare, in un grande Paese questo non può e non deve avvenire. Nessuno di noi deve sottovalutare quando discutiamo di tragedie consumate, con anche solo in un angolo del cervello l’idea che si poteva evitare”.