SABAUDIA: SEQUESTRATE 20 UNITA’ IMMOBILIARI

dsc04253Dopo accurata attività investigativa, coordinata dal P.M. Dr. Giuseppe Miliano, il Commissariato P.S. diretto dal Vice Questore Agg. Rita Cascella ed il Nucleo Investigativo NIPAF del Corpo Forestale dello Stato di Latina diretto dal Dr.Luciano Perotto, hanno proceduto al sequestro preventivo di ben 20 unità immobiliari riconducibili alla famiglia di  Di Maio Salvatore e site in Sabaudia, al Km 21 della via Litoranea, ove insistono anche un Caseificio ed una Pizzeria, gestite da terzi, non oggetto però del sequestro di oggi.
Detta misura giunge al termine di una lunga serie di accertamenti supportati dalla realizzazione di accurati rilievi fotografici e planimetrici di polizia scientifica, verifiche presso il catasto, il confronto di foto aeree e l’analisi di piantine e carteggio vario dell’Ufficio tecnico Comunale di Sabaudia, volti ad acclarare l’assoluta abusività della lottizzazione realizzata a poche centinaia di metri dal Parco Nazionale del Circeo e quindi in fascia altamente protetta dai vincoli paesaggistici.
Parte dell’area oggi sottoposta a sequestro era stata già oggetto di un procedimento penale iniziato nel 2004 e conclusosi nel 2007 con la condanna del Di Maio Salvatore, 63enne campano indicato da pregresse attività investigative quale affiliato al clan camorristico Cava di Avellino, da anni stabilitosi a Sabaudia e reduce da altro importante sequestro immobiliare in Sabaudia unitamente alla figlia Rosa, avvenuto nel novembre scorso.
La condanna del 2007, che andava a sanzionare la realizzazione di un manufatto abusivo di circa 150 mq, interessante quindi una vasta area oggi nuovamente attenzionata dagli Ufficiali di P.G. procedenti, prescriveva anche l’obbligo di dsc04252demolizione del manufatto, demolizione  mai eseguita ma anzi, a quel manufatto per il quale il Di Maio e la figlia Rosa chiedevano con più domande di poter ottenere una sanatoria, mai concessa, si sono aggiunte le importanti ulteriori edificazioni che detta famiglia ha realizzato indisturbata all’ombra del Circeo.
L’intraprendenza degli stessi , infatti, ha portato il Di Maio non solo ad ignorare l’ordine di demolizione di quanto già realizzato, ma ad attuare  una vera e propria lottizzazione di venti mini appartamenti rifiniti ,di cui uno anche già abitato, dotati di servizi igienici, acqua e corrente elettrica, utenza quest’ultima attivata dalla figlia Rosa; lottizzazione che si estende su circa 500 mq.
Le opere sono state realizzate su un terreno in parte di proprietà della DMF, ditta riconducibile a Di Maio Francesco ed in parte su un terreno di proprietà della DMS & RAF , riconducibile a Di Maio Rosa entrambi figli del Di Maio Salvatore.