MAXI OPERAZIONE TRA LA SPAGNA E L’ITALIA CONTRO IL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI

In data odierna la Squadra Mobile di Latina, coadiuvata da personale dellla Squadra Mobile di Roma del Comm.to di Anzio e del Servizio Centrale Operativo con l’ausilio di unità Cinofile provenienti da Napoli e da Roma, in Nettuno hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto emesso dall’Autorità Giudiziaria di Latina, a carico di Lida Ludovisi (cl. 62) e Alfonso Macciocchi (cl. 59) rispettivamente sorella e cognato di Massimo Ludovisi, nonché ad una serie di perquisizioni domiciliari.

In contemporanea sull’isola di Tenerife, personale del Gruppo GRECO, della Guardia Civile iberica, con la partecipazione di quello della Squadra Mobile di Latina e del Servizio Centrale Operativo in operazione congiunta, hanno proceduto all’arresto di:  Manuela Fernandez Salguero (cl.74 Moglie di Massimo Ludovisi), Angelo Ludovisi (cl. 64 fratello), Maria del Las Nieves Garcia Garcia (moglie di Angelo Ludovisi), e Cesare Simeoni (cl. 59)


Si è proceduto altresì al sequestro del patrimonio della famiglia Ludovisi composto da:
-2 società
-1  ristorante e pizzeria a  Tenerife,
– nr. 4  immobili abitativi in Tenerife,
– conti correnti bancari, depositi fruttiferi e denaro contante,
– nr. 16 autovetture tra Italia e Spagna, tra cui Porche Cayenne, Porche Carrera, Bmw X6   ed altre autovetture di grossa cilindrata.

Massimo Ludovisi (cl. 71) è considerato uno dei maggiori trafficanti dell’isola canaria, caposaldo del traffico internazionale di stupefacenti, a carico del quale (in qualità di finanziatore), nel marzo del 2005 nel corso dell’operazione denominata “Nexus” condotta dalla Guardia Civil iberica, era già stata sequestrata un’imbarcazione proveniente dal Sud America contenente 686 chilogrammi di cocaina; lo stesso  in Italia  nel gennaio del 2006 subiva il sequestro di un carico di oltre 264 chilogrammi di hashish celati in un furgone che trasportava ortaggi, alla cui guida si trovava proprio il coindagato Cesare Simeoni.

Sulla base delle attività investigative avviate , il 4 settembre 2011  venivano tratti in arresto in Spagna  Massimiliano Pascucci (cl. 73) e Cesare Simeoni (cl. 59), sorpresi su un’autovettura classe “A” Mercedes diretta in Italia, al cui interno erano ben celati 5 chilogrammi di cocaina. Questo importante elemento di riscontro oggettivo, consentiva l’attivazione di più approfondite forme di investigazione svolte anche con l’ausilio di supporti tecnici, sia in Italia sia in Spagna.

Le risultanze di questa peculiare attività investigativa, consentivano di andare ad individuare tutti i componenti del sodalizio criminale e di incidere sull’ingente patrimonio della famiglia Ludovisi, accumulato grazie al traffico di stupefacenti.

In particolare, vista l’ingente mole di interessi economici in gioco, si appurava che i ruoli di spicco e di fiducia all’interno dell’organizzazione, erano ricoperti dai famigliari più stretti di Massimo Ludovisi.

Tali risultanze a tappe diverse per esigenze contingenti, portavano:
– in data 11.10.2011 all’emissione di un mandato di arresto europeo a carico di Massimo Ludovisi (cl. 71), che si apprestava a fuggire in paesi del Sud America e veniva tempestivamente arrestato nella stessa data da personale del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Latina.

– in data 23.01.2012 all’emissione di un mandato di arresto europeo a carico di Genesio Ludovisi (cl.35), Duilia Rocchi (cl.40) rispettivamente padre e madre di Massimo Ludovisi, nonché a carico di Massimiliano Bruno (cl. 69). A tale mandato veniva data esecuzione da parte del personale del Commissariato di Anzio. Dalla perquisizione che conseguiva condotta con l’ausilio del personale della Squadra Mobile di Latina, si rinvenivano e ponevano in sequestro importanti elementi indiziari, nonché la somma di 50.000/00 euro in contanti, 10.000/00 euro in buoni fruttiferi postali e tre autovetture di cui due con targa spagnola.