IPOTESI DI REATO BEN CHIARA SUL DECESSO DI LUIGI CAPI. OMICIDIO COLPOSO

L’ipotesi di reato è chiara: omicidio colposo. Il sostituto procuratore Olimpia Monaco sembra avere le idee molto chiare sul decesso di Luigi Capi, il giovane di 29 anni trovato cadavere sabato scorso presso l’ex mattatoio all’interno dell’ex stabilimento D’Agostino di Formia. L’esame autoptico, disposto dal magistrato titolare delle indagini ed eseguito dal medico legale Riccardo Bucchicchio presso l’obitorio del cimitero di Castagneto, ha dovuto soltanto ufficializzare la causa, sospetta
overdose di droga, del decesso di Capi, il giovane, residente in via S.Maria La Noce nel quartiere di Castellone, che aveva fatto perdere le proprie tracce da martedì della scorsa settimana quando per l’ultima volta era stato notato nei presso dell’istituto professionale Enrico Fermi, non molto lontano dal luogo è stato trovato privo di vita da parte di un residente che aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e del 118. Sull’episodio stanno indagando sia i Carabinieri che il Commissariato di Polizia che nelle ultime ore hanno raccolto diverse testimonianze ed elementi probatori che, ricostruendo gli ultimi movimenti in vita della vittima, potrebbero culminare nell’emissione di provvedimenti restrittivi con l’accusa di aver ceduto a Capi la dose letale di droga. Gli inquirenti sostengono di aver chiuso il cerchio nei confronti di un giovane che si trova agli arresti domiciliari nella zona con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli sono stati sequestrati la Sim e il telefonino, il cui numero è comparso sul cellulare di Capi prima di morire. Il presunto pusher, attraverso il suo avvocato, Pasquale Cardillo Cupo, si è dichiarato estraneo ai fatti. I funerali di Luigi Capi, a cura dell’agenzia Scipione di Formia, dovrebbe svolgersi domani mattina presso la chiesa di S.Erasmo nel rione di Castellone.

Scritto da Saverio Forte


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