***video***ESPLODE BOMBOLA DI GAS. DIECI FERITI TRA CUI 3 BAMBINI


Dieci feriti e il bilancio poteva assumere conseguenze ancor più pesanti e tragiche. Una tranquilla ed afosa domenica di ottobre è stata funestata dalla devasante esplosione di una bombola a gas al piano terra di un elegante fabbricato al civico 2 di via Madonna di Ponza nel popolare quartiere di Rio Fresco Scacciagalline a Formia. Quanto si è verificato intorno alle 13.30 lo dovranno accertare ufficialmente i Vigili del Fuoco di Gaeta ma appare ormai certo che l’esplosione di una bombola di gpl è avvenuta al rientro, all’ora di pranzo, di quattro albanesi residenti, in affitto, al piano terra di un appartamento di proprietà di di un 64enne  di Teano.

L’onda d’urto che ne è seguita ha completamente distrutto questo alloggio provocando ustioni di primo e secondo grado ai cinque occupanti, tutti di nazionalità albanese: F. K., di 33 anni, alla moglie B. S., di 22 anni, ai loro bambini di 7 e 4 anni e alla sorella di F.K., Elida, di 26 anni. La deflagrazione ha parzialmente distrutto gli altri due appartamenti del piano terra di questa palazzina in cui risiedono 15 famiglie: hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del vicino ospedale Dono Svizzero anche una coppia – F. C., di 63 anni e sua moglie S. C., di 60 anni – e i componenti di un’altra famiglia, W. M., di 34 anni, sua moglie F. R., di 27 anni e il loro bambino di appena sette mesi, ricoverato all’ospedale S.Maria Goretti di Latina per un vasto ematona all’occhio destro. Ma preoccupano le condizioni anche di F. K. e della sorella, trasferiti d’urgenza presso il centro grandi ustionati dell’ospedale S.Eugenio di Roma.


Per stabilire la causa dell’esplosione stanno operando i carabinieri della Compagnia di Formia, tra i primi, coordinati dal Maggiore Pasquale Saccone, a giungere sul posto insieme agli agenti del commissariato di Polizia, diretti dal vice-questore Paolo Di Francia, ai Vigili del Fuoco di Gaeta, ai sanitari del 118 e alla Protezione civile del gruppo Ver sud-pontino. Nell’appartamento in cui si è verificata l’esplosione c’è l’impianto per il gas metano ma la famiglia albanese che lo occupava non era allacciata e continuava per risparmiare appunto a usare la tradizionale bombola che, perdendo, ha saturato l’ambiente di gas prima della devastante deflagrazione che ha distrutto due Fiat Punto e un’Opel Agila parcheggiate nella strada sottostante. Nel pomeriggio in via Madonna di Ponza sono giunti anche il sindaco di Formia Michele Forte e l’assessore alla protezione civile del comune Gianni Carpinelli che hanno permesso la sistemazione di 9 famiglie evacuate presso un albergo cittadino in attesa che i tecnici dei Vigili del Fuoco definiscano l’agibilità del fabbricato.