FORMIA, DIPENDENTI SORRISO SUL MARE E SINDACATI SI INCATENANO PER PROTESTA ALL'ASL A LATINA

incatenamento asl Lt 24.01.13I dipendenti della Sorriso sul mare di Formia e i rappresentanti sindacali della Uil si sono incatenati oggi giovedì alle inferriate della sede Asl di Latina. Un nuovo segnale di protesta, che raggiunge oramai una esasperazione mai stata così estrema.

Anche perché nelle ultime settimane parevano aprirsi spiragli di speranza per la clinica ma ora le cosa sembrano precipitare nuovamente. Così dopo i primi 35 dipendenti già mandati a casa a seguito del licenziamento, altri settanta sono in procinto di perdere il lavoro. Una tragedia del lavoro per una città come Formia che in poco tempo vede cento famiglie perdere il reddito, e in molte di queste si tratta dell’unica fonte di entrata.


Ma perché sta accadendo? Lo cercheranno di capire i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali in un incontro che sono riusciti a strappare all’Asl, dandosi appuntamento con uno dei manager sanitari il 31 gennaio prossimo. Perche l’azienda sanitaria locale continua a giudicare inadeguate le condizioni ambientali di lavoro del presidio sanitario formiano. Eppure nella stessa situazione di difficoltà della Sorriso sul mare, vertevano altre 11 aziende. Cliniche che al pari di quella formiana avrebbero dovuto impegnare cifre adatte per la ristrutturazione di presidio, come effettivamente sta avvenendo a Formia.

Eppure la Regione Lazio non ha esitato a scioglierne i nodi per consentire il prosieguo dell’attività. A Formia i permessi di prosecuzione dell’attività sono stati ritirati cosi come i finanziamenti regionali per le spese e gli investimenti alla struttura. Ma perché solo Formia ci si chiede allora, ed è la stessa domanda che si stanno facendo i lavoratori e le sigle sindacali di rappresentanza. E una risposta sperano di averla a questo punto a fine mese dall’Asl provinciale.

Ma arrivati a questo punto la sensazione più amara è che la politica abbia fallito, come continuano a ripetere come fosse un mantra a intitolare la propria situazione questi nuovi inoccupati, speriamo temporanei. Così come sostenuto dal coordinatore provinciale della Uil Giancarlo Ferrara che ha dichiarato: “Le istituzioni e tutti quei soggetti che strumentalizzano il nostro dolore per farsi, come di questi tempi, le campagne elettorali e che neanche per farsi pubblicità nel proprio bacino elettorale sono stati capaci di aiutarci”.