SORRISO SUL MARE: LA ASL BOCCIA IL PIANO DI RICONVERSIONE, CLINICA A RISCHIO CHIUSURA

Sorriso sul MareDi ufficiale non c’è ancora nulla. Eppure le voci che circolano tra gli addetti ai lavori sembrano confermare tutte la stessa cosa: la Asl avrebbe dato parere negativo al progetto presentato dall’Istituto Chirurgico Ortopedico Salus per la riconversione della Casa di Cura Sorriso sul Mare di Formia in comunità terapeutica riabilitativa. Vero o falso che sia, la situazione resta critica. Qualora infatti la Regione Lazio – che ha richiesto all’Asl di valutare il progetto – dovesse giungere alla stessa conclusione, per la clinica di via Appia non ci sarebbe altra alternativa se non la chiusura. Con tanto di licenziamenti. Un’ipotesi che fa tremare le parti sociali e soprattutto i lavoratori riuniti mercoledì mattina in assemblea con la proprietà.

A quanto pare a nulla sarebbero serviti i numerosi incontri tra la Asl e la Salus per mettere in piedi un progetto capace di garantire la sopravvivenza della struttura in base alle regole imposte dal decreto 101 del 2010. Il progetto temporaneo di 60 posti letto per comunità terapeutica, suddiviso in tre moduli da 20 posti a seconda delle attività previste per la tipologia di paziente, non avrebbe superato il vaglio della commissione tecnica, riportando la clinica nuovamente su un binario morto.


protesta Sorriso sul Mare

Meglio non va sul fronte dei salari: da oltre due settimane gli stipendi dei lavoratori sono fermi al palo. Nel corso dell’assemblea la proprietà avrebbe ammesso di avere grossi problemi di liquidità. Certo, non è quanto sostenuto dall’avvocato Fulvio Pelli, legale della holding lussemburghese a cui è collegata la Salus, quando in un incontro dello scorso 30 ottobre 2012 dichiarò che la società aveva la forza economica per poter investire.

È utile ricordare che da ottobre – per mancanza dei requisiti strutturali, tecnologici e amministrativi – la Regione Lazio, tramite l’Asl braccio operativo in materia sanitaria, ha bloccato tutte le attività di accettazione presso la Sorriso sul Mare, sospendo l’autorizzazione all’esercizio delle attività e bloccando inoltre i pagamenti a partire da agosto. A questo punto la strategia dell’azienda è chiara: mandare avanti le maestranze scaricando il barile sull’Asl. Della serie “prendetevela con loro”. Guarda caso è previsto per questa mattina nel capoluogo pontino un sit-in dei lavoratori proprio davanti la sede dell’Asl. Chiederanno garanzie, quelle che devono assicurare la proprietà e prima ancora le istituzioni.

Si è detta «preoccupata» la Cgil Fp sul presunto parere negativo dell’Asl al progetto di riconversione della Casa di Cura Sorriso sul Mare di Formia. «La vicenda – ha dichiarato il segretario provinciale con delega alla sanità privata, Ovidio Bianchi – è estremamente grave. Oltre alle difficoltà legate al processo di riconversione, a destare particolarmente attenzione sono i livelli occupazionali degli attuali lavoratori. Credo che giunti a questo punto debbano necessariamente intervenire le istituzioni».