GAETA, LA PROCURA INDAGA SULLA BASE NAUTICA FLAVIO GIOIA. COINVOLTO ANCHE L'EX PRESIDENTE DELL'AUTORITÀ PORTUALE FABIO CIANI

base nauticaLa base nautica Flavio Gioia di Gaeta è di nuovo nell’occhio del ciclone dell’autorità giudiziaria. Questa volta sono scattate le indagini anche nei confronti di tre soggetti coinvolti a vario titolo nel fascicolo aperto dal Pm Giuseppe Miliano.

Si tratta del dirigente del settore urbanistica del Comune Sisto Astarita, dell’ex presidente dell’autorità portuale Fabio Ciani e del proprietario della base Luca Simeone. In sostanza l’inchiesta riguarda l’installazione di una struttura amovibile effettuata all’interno dell’area della base nautica e che secondo le normative vigenti, in quanto amovibile, non potrebbe stazionare per più di novanta giorni nel luogo che la ospita, permettendo così la prosecuzione continuata dell’attività posta in essere nel manufatto. In questa particolare circostanza all’interno della struttura, rimasta per molto tempo una componente integrata nell’esercizio della base, ben oltre le prescrizioni dei novanta giorni, si svolgevano attività legate allo yachting club presente all’interno dell’area navale e alla somministrazione da ristoro.


Una struttura installata vicino a una appendice di uno dei pontili esistenti, durante l’amministrazione Raimondi e in occasione di una competizione velica. Da allora la struttura non è stata più rimossa, ma anzi è servita per serate di intrattenimento e manifestazioni politiche. I reati che potrebbero essere contestati ai soggetti coinvolti variano tuttavia a seconda del ruolo svolto nell’intera vicenda. Perché se da una parte per il proprietario della base si potrebbe parlare di abusivismo edilizio, evidentemente le responsabilità degli altri due, Astarita e Ciani, ricadono nell’ambito dei loro incarichi istituzionali prefigurando l’eventuale reato, piuttosto generico in casi come questo, di abuso di ufficio.

Per ora l’indagine si sta svolgendo con le acquisizioni degli atti utili ai carabinieri di Gaeta ad appurare l’eventuale reato prefigurato. Ma intanto il prestigioso attracco turistico gaetano non smette di attirare a se, come detto, le attenzioni degli organi inquirenti. Perché di pari passo procedono in questi giorni altre indagini più formalmente conoscitive relativamente all’installazione di alcuni nuovi pontili. Un’operazione sulla quale nulla di illegittimo sarebbe ancora emerso, ma si cerca di capire se tutte le procedure normative siano state rispettate.

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