E’ stato il degrado che avvolge il mausoleo di Lucio Sempronio Atratino di Gaeta a far puntare nuovamente i riflettori sulla ditta che si è recentemente aggiudicata il discusso appalto da 150mila euro per la riqualificazione della chiesa di Santi Cosma e Damiano. Ma andiamo per ordine. Era l’11 aprile dello scorso anno, in piena campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni comunali, quando la Rcr edilizia srl, con sede a Napoli, presenta una richiesta per realizzare a titolo gratuito una serie di piccoli interventi di illuminazione e di altra natura al sito archeologico funerario.
La ditta in questione protocolla infatti al Comune di Gaeta un documento, il numero 1391, con il quale richiede ufficialmente di poter partecipare all’aggiudicazione della procedura di sponsorizzazione per i lavori relativi al mausoleo di Lucio Sempronio Atratino. Vista la gratuità dell’intervento, che ricade nel territorio di competenza dell’ente parco regionale Riviera di Ulisse, l’allora commissario straordinario del parco, nonché attuale sindaco del Comune di Gaeta Cosmo Mitrano, accorda l’affidamento 5 giorni dopo, quindi il 16 aprile. L’affidamento viene sancito da una delibera nella quale “si ritiene meritevole di accoglienza la richiesta di sponsorizzazione avanzata dalla Rcr edilizia srl affidandogli i lavori previsti”.
Poche settimane dopo Mitrano diventa sindaco e nel frattempo proprio la Rcr va ad occuparsi dell’installazione di un nuovo sistema di illuminazione per il sito con la relativa pulizia del prato per rendere efficace il sistema stesso. È passato circa un anno da allora ma quel sistema di illuminazione quasi non serve più visto che proprio l’erba, a causa dell’incuria, nel frattempo ha ricoperto i faretti installati.
Eppure oggi la Rcr incassa nuovamente un appalto proprio a Gaeta, per la riqualificazione della cosiddetta Chiesa “degli Scalzi”, ovvero Santi Cosma e Damiano, tramite la gara indetta dalla parrocchia in virtù della delega arrivata dal Comune di Gaeta che, ottenuta la parte restante dei 200mila euro complessivi, cioè 150mila euro, dal Ministero dell’Economia, ha dato piena autonomia al parroco per organizzare la gara.
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