MATERIALE ''SOSPETTO'' IN BANCHINA TRA FORMIA E GAETA, LA SEGNALAZIONE DELLA CAPONNETTO

Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione antimafia “Antonino Caponnetto”:

“Stamane sul tratto Gaeta-Formia, su una banchina del porto  quasi al fianco dello Stabilimento Italcraft, é comparsa all’improvviso una montagna di materiale  di scarto. Ferraglie? o che altro? Tonnellate.
Non siamo in grado di affermare che  sia  materiale inquinante perché non spetta a noi il compito di verificare di cosa si tratti.


Vadano a farlo i Carabinieri del NOE, la ASL, la Guardia di Finanza e l’Ufficio della Dogana.

Una cosa, però, sentiamo di dirla: il territorio di cui stiamo parlando – Gaeta-Formia-Scauri – é altamente turistico e tutta l’economia è incentrata proprio sul turismo.  Trasporti  di  materiale del genere – non sappiamo se inquinante o meno e ,peraltro effettuati su un’unica strada, quella che collega Gaeta a Formia, già gravata da un traffico semi paralizzato- non sono assolutamente compatibili con la vocazione di questo territorio che già é stato fortemente danneggiato da un commercio scriteriato di pet coke, la cosiddetta feccia del petrolio, altamente cancerogeno.
Appena qualche mese fa la stampa ha riportato  la notizia di un grosso traffico di sostanze ferrose rimaste a lungo tempo depositate  su una banchina dello stesso porto di Gaeta, sostanze che furono sequestrate dalla Guardia di Finanza e dalla Dogana su ordine dell’Autorità Giudiziaria, in quanto si disse che si trattava di materiale inquinante e dannoso alla salute pubblico.

Dopo qualche tempo, però, tutto quel materiale fu dissequestrato e rimosso.

Ora su una banchina diversa, ma sempre nella stessa area portuale, ne ricompare in maggiore quantità e stando al colore del materiale così come si vede dalla strada  che collega appunto Gaeta a Formia sembra che si tratti, oltre che di quello ferroso, anche di altro materiale.

Si può sapere di cosa si tratta  e se é ammissibile ancora  che almeno nel periodo estivo si autorizzino questi traffici che rischiano di paralizzare i collegamenti?”