PROCESSO PER ''VILLA FAZZONE'' A FONDI, SENTENZA ATTESA PER IL 18 OTTOBRE

*Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano*
*Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano*

Si chiuderà il prossimo 18 ottobre alle 15, con la discussione e la sentenza, il secondo processo per la cosiddetta “Villa Fazzone” a Fondi, sulla carta un “fabbricato rurale”, in realtà gradualmente trasformata in una grande residenza con camere, cucine, bagni e addirittura piscine. Questo ulteriore giudizio fa riferimento a un successivo intervento ritenuto illegittimo sulla villa al Cocuruzzo e non contestato nel precedente procedimento da cui in primo grado risultarono condannati a un anno, pena condonata, Stefania Peppe e Giulia Iodice, moglie e cugina del senatore, e a sedici mesi il geometra Filippo D’Angelis.

La seconda inchiesta, dopo quella del 2005, prende avvio nell’agosto del 2007, con un decreto d’urgenza del sostituto procuratore Giuseppe Miliano che dispone il sequestro della villa, eseguito dal Nipaf della Forestale, contestando la presenza di un seminterrato con piscina prima indicato come rimessa agricola e poi acquisito come fondo con destinazione residenziale.


A rispondere a vario titolo di concorso in lottizzazione, abuso d’ufficio e falso materiale il dirigente del settore urbanistico del Comune di Fondi che rilasciò il permesso a costruire Martino Di Marco, Stefania Peppe, Giulia Iodice e il geometra progettista Filippo D’Angelis difesi dagli avvocati Procaccini, Basile e Addessi. Bene ricordare che il senatore Claudio Fazzone non è stato implicato nell’inchiesta in quanto la villa non è intestata a suo nome.

Nella giornata di oggi di fronte al Tribunale Collegiale di Latina è stato ascoltato il consulente di parte Gianpiero De Simone ed esaminato Di Marco.