***2video***GAETA, ''SCEMPIO A MONTESECCO'': NUOVO AFFIDAMENTO ALLA DITTA AUMENTA

foto(4)Esiste un antico proverbio popolare a Gaeta che sostiene, traducendo in italiano, come d’estate bisogna lasciar cantare le cicale. Un detto che vuol indicare come durante la stagione calda sia bene non intervenire con opere di manutenzione o potatura sulle piante e sugli alberi, ma anzi bisogna lasciarli spadroneggiare, offrendo domicilio alle cicale appunto. Ma forse i componenti della giunta del sindaco Cosmo Mitrano non la pensano allo stesso modo visto che hanno dato il via, tra mille polemiche, a quello che qualcuno tra gli abituali frequentatori del parco a ridosso del Comune, ha già ribattezzato “lo scempio di Montesecco”.


Quell’area infatti, anche nella stessa cultura popolare della città, è sempre stata deputata a dare ristoro e refrigerio sin dalle prime ore dell’alba fin al tardo pomeriggio nelle giornate estive, ad anziani e bambini. Abitudine che già da qualche giorno non va più in scena. Ma non c’è solo questo. Perché, infatti, nelle più fondamentali regole della botanica questo detto popolare trova giustificazione. Ma un altro aspetto suffraga la contestazione, rispetto al fatto che ancora oggi, decine e decine di rami dei pini oramai rimasti come enormi tronchi solitari abbelliti da un solo ciuffo all’estremità, danno la peggiore mostra di se tra le panchine rimaste ormai completamente vuote perché colpite dal sole. Le stesse giostrine sembrano ora cattedrali nel deserto. Ma è la logica estetica, e quella di promozione turistica che sembra del tutto incompatibile con questa operazione di potatura. Eppure una spiegazione chiara è stata data ieri nel corso del Consiglio comunale di Gaeta dall’assessore all’ambiente Alessandro Vona che ha ridimensionato tutto “a una esigenza impellente di potare perché gli alberi sono malati”.

alberi potaturaTuttavia a destare sospetti sulle affermazioni formali dell’assessore non sono state solo le opposizioni ma anche le persone intervistate per strada per le quali la cifra spesa per la potatura di Montesecco, ovvero 36mila euro, sarebbe eccessiva e fuori luogo. Tutto ciò anche perché è sempre la solita ditta titolare di un vivaio a Pontinia, quella di Antonio Aumenta, a ricevere in regime di affidamento diretto l’appalto. Così, dopo i 110mila euro riconosciuti sempre con affidamento diretto per la villetta di Serapo alla ditta di Aumenta, peraltro scelta con la motivazione di precedenti lavori svolti con efficienza, quando invece alcun rapporto tra Gaeta ed Aumenta c’era mai stato, ora arrivano altri 36mila euro. E peraltro il 9 maggio scorso un altro incarico, stavolta dall’importo complessivo di poco più di 7mila euro, è stato affidato ancora una volta ad Antonio Aumenta.

Va peraltro ricordato che il semplice intervento di potatura e manutenzione del verde pubblico potrebbe, come da tradizione, essere affrontata anche dalla ditta appena entrata in servizio, la Ipi, che peraltro allo scopo ha assunto 8 uomini presi dalla de vizia.  Ma forse, a ricordare che ci fosse un rapporto pregresso tra il Comune di Gaeta e la ditta Aumenta potrebbe in realtà essersi trattato di un equivoco. Perché in effetti il sindaco Mitrano può vantare rapporti di collaborazione tra l’amministrazione che rappresenta e la ditta Aumenta, ma in realtà si tratta del Comune di Fondi dove Mitrano fa il dirigente.