ITRI, UCCISO CON 4 COLPI DI ARMA DA FUOCO E POI BRUCIATO

Ha i contorni di una vera e propria esecuzione l’omicidio di Ulrico Cappia, l’enologo di 57 anni trovato bruciato ieri sera nelle campagne di Itri.

Dai primi soprallughi sembra, infatti, che l’uomo sia stato raggiunto alla testa da ben quattro colpi di arma da fuoco.


Già nella tarda mattinata il medico legale, Gianluca Marella, al quale il sostituto non ha ancora ufficializzato l’incarico, ha raggiunto il luogo del ritrovamento del cadavere e dell’auto bruciati. Un primo sopralluogo in zona Porcignano, una radura scelta dalle coppiette di Itri per appartarsi.

Il corpo dell’enologo è stato trasportato presso l’obitorio di Latina, dove presumibilmente il dottore Marella svolgerà l’esame autoptico nei prossimi giorni.

Intanto inizia a farsi spazio un quadro più chiaro sulla vita professionale e privata del 57enne impiegato come enologo presso l’azienda vinicola Schettino, situata in località Porcignano. Sposato e con due figli il Cappia era originario e risiedeva a Roma, ma era molto conosciuto ad Itri tra i viticoltori. Tanto che in passato era stato chiamato come consulete presso i vigneti di Raino e ancor prima aveva prestato servizio all’istituto professionale per l’agricoltura di San Benedetto.

 

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