GLI AVVOCATI SCRIVONO AL DIRIGENTE DEL TRIBUNALE DI LATINA

*Il Tribunale di Latina*
*Il Tribunale di Latina*

Avvocati in rotta di collisione con la dirigente del Tribunale di Latina, Franca Battaglia. Dopo le polemiche sul tentato sgombero dei fascicoli presenti nella sede soppressa di Gaeta, il 13 settembre scorso, e l’intervento della Polizia, mentre gli avvocati del sud manifestavano davanti all’ufficio giudiziario, l’Ordine si è riunito e, elencando una serie di problemi nella gestione del “Palazzaccio”, ha scritto una lettera alla dirigenza con un lungo elenco di accuse.

Il presidente Giovanni Malinconico ha chiesto alla dottoressa Battaglia un incontro e specificato di essere pronto a fare causa al Tribunale se i provvedimenti presi non convinceranno i legali. Per l’Ordine la situazione, particolarmente complessa con l’entrata in vigore della riforma, la chiusura delle sedi di Terracina e Gaeta e l’accorpamento del Golfo a Cassino, verrebbe gestita “in modo estemporaneo e non consapevole delle conseguenze che si innescano con le soluzioni adottate».


«Abbiamo dovuto prendere atto di un’improvvisa e inspiegabile posizione di chiusura da parte dell’Ufficio che Ella ricopre, con il succedersi di disposizioni che, per sistema, non solo non vengono concertate, ma neppure preannunciate», specifica Malinconico nella nota inviata alla dirigente. I principali problemi. L’Ordine fa degli esempi:  un’udienza in un’unica aula con quattro ruoli, 200 fascicoli, due giudici e la presenza di più di 150 avvocati contemporaneamente, oltre alle parti, ai consulenti e ai testimoni, udienza penale bloccata per lo svolgimento di tre processi con rito direttissimo, cause civili assegnate a un giudice onorario senza preavviso e con ritardo, orari di cancelleria a Terracina in giorni in cui gli avvocati sono impegnati nelle cause civili a Latina, gestione dei fascicoli e del deposito delle sentenze contestata.

Malinconico conclude la lettera: «Nel caso in cui la riscontrata chiusura al dialogo dovesse persistere, l’Ordine che presiedo è pronto a impugnare nelle sedi giudiziarie competenti tutti i provvedimenti che ritenesse inadeguati alla situazione in cui versa il tribunale di Latina e a segnalare alle autorità di vigilanza le gravissime disfunzioni, le interruzioni del servizio pubblico e le violazioni della privacy che già si profilano e che dovessero concretizzarsi».