OMICIDIO AL LIDO DI LATINA, SCONTRO TRA PARENTI

*Gennaro CANO'*
*Gennaro CANO’*

Sarà una battaglia tra parenti. La nonna e gli zii di Cristian Canò, il diciottenne di Cisterna che il 21 dicembre scorso ha ucciso il padre Gennaro sulla spiaggia di Capoportiere, a Latina, al culmine dell’ennesimo litigio, vogliono costituirsi parte civile contro il ragazzo.

L’obiettivo della mamma e dei fratelli della vittima sarebbe quello di tutelare il nome del 53enne, ex direttore dell’ufficio postale di Campoverde, e a tal fine entreranno nel processo tramite l’avvocato Paolo Zeppieri. Il parricida, invece, difeso dagli avvocati Angelo e Oreste Palmieri, con ogni probabilità chiederà un giudizio abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena.


Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano ha da tempo chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. A portare il diciottenne a uccidere sarebbe stato l’ennesimo insulto rivolto dal padre alla mamma, con la quale si era lasciato da tempo.

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