FORMIA, I PRIMI CENTO GIORNI DELL’AMMINISTRAZIONE BARTOLOMEO… VISTI DALL’UDC

*Consiglieri Udc seduti sulle scale in attesa di entrare nella Sala Ribaud*
*Consiglieri Udc seduti sulle scale in attesa di entrare nella Sala Ribaud*

Cento giorni di amministrazione Bartolomeo. A commentarli però non ci sono sindaco e giunta, che magari si affretteranno a preparare l’ “evento” non appena avranno preso nota delle critiche che gli vengono rivolte, ma i ‘’survivors’’ dell’Udc. L’intero gruppo consiliare formiano, Amato La Mura, Nicola Riccardelli, Antonio Di Rocco, Dario Colella e Maurizio Costa, è schierato sui banchi dell’opposizione. La Sala Ribaud apre solo per loro. E con un certo ritardo perché quando alle undici arrivano al terzo piano del Comune, i consiglieri, nervosi, sono costretti a sedersi sulle scale. Qualcuno ha dimenticato di aprire la sala, che pure era stata ufficialmente richiesta lunedì scorsa dal candidato sindaco uscito sconfitto dal ballottaggio di giugno. Passa circa mezz’ora prima che una dipendente comunale, in comprensibile imbarazzo, giri la chiave e non prima che La Mura, tra l’ironico e il serio, possa commentare: “Questa è la trasparenza del delegato Menanno, siamo stati massacrati per cinque anni per avere chiuso le sale comunali e oggi il Sindaco lascia fuori dalla porta i consiglieri”.

La polemica scema dopo il primo intervento di Maurizio Costa con al centro il tema dei presunti fusti tossici seppelliti nel 1997 nell’ex discarica Pontarelli di Penitro. E sui cui la Procura di Cassino ha recentemente riaperto un’inchiesta (LINK) cui ha fatto seguito una verifica dei Vigili del Fuoco (LINK). “E’ un problema sottovalutato – dichiara Costa -. In conferenza dei capigruppo di aspettavamo maggiore dialogo, senza retro pensieri”. Che conferma Di Rocco: “Il sindaco non è stato d’accordo con l’istituzione di una commissione speciale perché teme strumentalizzazioni”.


* Da sinistra Dario Colella, Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli, Maurizio Costa e Amato La Mura*
* Da sinistra Dario Colella, Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli, Maurizio Costa e Amato La Mura*

Non calcano però troppo la mano e il dibattito si arena quasi subito per incentrarsi sui primi cento giorni di amministrazione targata centrosinistra: “E’ stata un’estate di prove su piccole cose – riprende Costa – senza toccare grossi temi ma il leit motiv è stato senz’altro il pagamento delle cambiali elettorali”. E snocciola in serie l’affidamento dell’appalto di pulizia delle spiagge alla Impero Romano (LINK), il campetto di Scacciagalline (LINK), l’ultima assegnazione del bando di gara per l’organizzazione della raccolta differenziata “porta a porta” nel quartiere di Penitro-S.Croce al Comitato Civico Mamurra (LINK). “Non ha caratteristiche per rispondere a quel bando – sottolinea anche La Mura che poi aggiunge -. La questione che solleviamo riguarda il metodo delle scelte che non ci appare trasparente”.

E si arriva alle considerazioni politiche, sempre dell’ex assessore alla cultura: “Considerata la vittoria ottenuta con il solo 25% degli aventi diritto, ci saremmo aspettati dall’amministrazione una maggiore condivisione con le opposizioni nella scelta degli affidamenti. In questa città ha vinto chi non ha votato ovvero la maggioranza e la politica ha ora il compito di raggiungere conclusioni unitarie per recuperare questi scontenti”.

In fila poi, il prossimo auditorium dedicato a Vittorio Foa, “Non lo voleva nessuno, né scuole, né associazioni e i dirigenti ci dicevano che gli adeguamenti sarebbero costati 50mila euro quando ora invece scopriamo che ne servivano cinquemila”, i lavori pubblici, “Abbiamo timore di poter perdere i finanziamenti per i Plus – spiega Riccardelli – che sono temporalmente e strutturalmente vincolati ai progetti così come erano stati approvati anche dall’oggi assessore Zangrillo. Che li ha condivisi nella passata maggioranza e ora li ridiscute con i cantieri che restano chiusi vedi piazzale del Multipiano delle Poste”, il campo di calcio di Maranola, “Ci sono stati tutta una serie di ritardi ma a tutt’oggi non capiamo se un impianto che ospiterà cinquemila persone avrà un parcheggio o se verrà lasciato nel degrado”, eliporto all’Enaoli, “Ancora non ho visto interventi tesi alla riapertura da chi – sottolinea Riccardelli – fino a qualche mese fa mi criticava e ora siede in maggioranza”.

*Un'altra immagine dalla conferenza stampa della mattina*
*Un’altra immagine dalla conferenza stampa della mattina*

Degne di nota le dichiarazioni sull’affidamento per i lavori al porto destinato all’accoglimento delle navi da crociera: un’opera da circa due milioni di euro. “Le buste sono state aperte a luglio e a Formia tutti sanno chi sarebbe risultato vincitore – lascia intendere Di Rocco  e il riferimento è al gruppo che fa capo a Williams Di Cesare, marito del consigliere comunale Valeriano -. A tre mesi da quella data, però, ancora non è stata pubblicata la determina per l’aggiudicazione provvisoria che solitamente arriva invece dopo una settimana e vorremo capire il perchè”.

Le conclusioni sono ancora di Di Rocco: “Non vediamo un disegno per la città. Noi, pur criticabile, lo avevamo e grazie anche al lavoro dell’assessore regionale Aldo Forte siamo riusciti a far arrivare in città dieci milioni di euro che Formia non può permettersi di perdere, come ad esempio i cinquantamila euro della Regione per le Notti di Cicerone scaduti il 30 settembre. Proseguiremo la nostra battaglia consiliare così come abbiamo fatto fino a ora su temi quali i costi della politica, vedi staff del sindaco, l’Estate Formiana, i fusti tossici a Penitro, i lavori pubblici, la chiusura delle Sezioni Primavera e dello sportello antiusura”.